Sulla licenza dei due marò il Tribunale indiano è chiamato a decidere oggi

18 Dic 2012 0:02 - di

La richiesta di modifica delle condizioni di libertà dietro cauzione per i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trattenuti in India ormai da 304 giorni, per permettere loro di trascorrere due settimane di “licenza” in Italia, è prevista nell’agenda dell’Alta Corte del Kerala per oggi. La domanda, che ha il n.8204 del 14 dicembre 2012, è stata assegnata al Tribunale operante nella sala 5B e di cui è responsabile il giudice P.Bhavadasan. Ha il numero 302, ed è l’ultima nella lista di otto casi menzionati nell’agenda di questa Corte. Interpellato al riguardo, il legale dei due marò, l’avvocato P.Vijaya Bhanu, ha detto che «fino a domattina (stamattina, ndr) non si potrà sapere in che momento della giornata sarà trattata la nostra domanda. Noi chiederemo al magistrato un trattamento di urgenza».
Intanto, durante il periodo in cui hanno goduto a Kochi della libertà dietro cauzione, Latorre e Girone «si sono sempre comportati in modo irreprensibile». Lo ha detto il commissario Ajith Kumar, che ha guidato il team che ha svolto l’inchiesta sull’incidente del 15 febbraio in cui sono morti due pescatori indiani al largo del Kerala scambiati per pirati. «Il mio compito dopo la fine dell’inchiesta – ha spiegato – è terminato. La mia unica responsabilità è di sorvegliare che i due militari italiani rispettino le condizioni per la libertà provvisoria disposte dal giudice. E, per quello che mi riguarda – ha sottolineato – lo hanno sempre fatto, per cui non ho rilievi al riguardo». Circa l’esame della richiesta di licenza, che i marò hanno rivolto all’Alta Corte di Kochi, l’ufficiale di polizia indiano ha detto che «il giudice prenderà conoscenza dei pareri del governo centrale e di quello del Kerala, e poi deciderà».
Infine continuano gli attestati di vicinanza e affetto ai due fucilieri della Marina. A Milano – ha riferito il vicepresidente del Consiglio comunale Riccardo De Corato – centinaia di cittadini si sono recati ai gazebo, in cui erano presenti l’ex ministro della Difesa Ignazio La Russa e il vicecapogruppo alla Camera del Pdl Massimo Corsaro, per firmare la petizione di solidarietà ai due marò. «I milanesi che sono venuti qui – ha detto De Corato – hanno espresso tutta la loro indignazione nei confronti dell’India, e soprattutto nei confronti degli organi di giustizia indiani, ma anche dell’inerzia del governo Monti e del ministro Terzi da febbraio ad oggi».

Commenti