Il movimento di Francoforte dà la sveglia all’Europa
Blitz dei ragazzi del Movimento di Francoforte al Parlamento europeo durante la visita del cancelliere tedesco Angela Merkel a Bruxelles. Al termine del workshop “Wake up Europe” ("Svegliati Europa") promosso dal vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli sul tema della disoccupazione giovanile, i ragazzi del Movimento di Francoforte al passaggio di Angela Merkel hanno manifestato, consegnandole le proposte per un "patto europeo per i giovani". «Solo rigore e austerità – ha commentato Roberta Angelilli – stanno mortificando l’economia europea con ripercussioni gravissime sui livelli occupazionali, colpendo in particolare i giovani. In alcuni Stati infatti il tasso di disoccupazione under 25 ha superato il 50%». I ragazzi del Movimento hanno chiesto agli europarlamentari un impegno concreto su quattro punti: «Un pacchetto di investimenti per rilanciare l’occupazione giovanile, difesa ed implementazione del programma Erasmus, l’accesso al credito per i giovani imprenditori e il coinvolgimento delle organizzazioni giovanili all’interno del processo decisionale legislativo».
La manifestazione è stata preceduta da un workshop sul tema della disoccupazione giovanile al quale hanno partecipato eurodeputati del partito popolare europeo che hanno siglato i «quattro impegni per un patto europeo per i giovani». Tra i partecipanti: Teresa Jiménez-Becerril Barrio, (Spagna), Elena Busescu (Romania), Georgios Papanikolaou (Grecia), Nuno Melo (Portogallo), Heinz K. Becker (Austria), Danuta Jazlowiecka (Polonia), Erminia Mazzoni, Mario Mauro, Carlo Fidanza e Antonio Cancian (Italia). Il Movimento di Francoforte ha fatto il suo debutto alla fine di settembre con una manifestazione davanti all’Eurotower di Francoforte «chiedendo a gran voce interventi concreti per rilanciare la crescita e l’occupazione ed esponendo striscioni inneggianti a garanzie per i giovani e a raccogliere la sfida della crisi». Un movimento che vuole affrontare il dramma della disoccupazione giovanile avanzando proposte concrete da raccogliere in una iniziativa legislativa popolare che, così come previsto dal trattato di Lisbona, potrà essere presentata dopo che avrà raccolto un milione di firme in almeno sette Paesi Ue. Dopo la manifestazione davanti la sede della Bce, ci sono state assemblee in varie Università italiane – Roma, Napoli, Padova e Catanzaro – con la partecipazione di migliaia di studenti.
A spiegare il senso del Movimento è stata nei giorni scorsi Jessica De Napoli, laureata alla Luiss: «Aggrega studenti universitari e varie realtà associazionistiche e di volontariato ed ha debuttato in Italia nella settimana in cui ci sono state delle mobilitazioni contro il governo Monti, perché non vogliamo essere il ‘popolo del no’ ma il popolo dei giovani che costruiscono e fanno proposte concrete».
«Vogliamo essere rappresentati da noi stessi – dicono ancora i ragazzi del Movimento – siamo migliaia e intendiamo far sentire la nostra voce per costruire. Abbiamo istituito una rete con altri studenti, con la Commissione europea e il Parlamento Ue, per porre in campo proposte vere». Un elemento che caratterizza il Movimento di Francoforte è proprio il suo respiro europeo, essendo composto da delegazioni di giovani dei paesi Ue.