Il ministro Terzi si rifugia nei giochini della realtà virtuale

13 Nov 2012 20:40 - di

Quando Berlusconi invitava i suoi elettori a cliccare su “gogol” o quando raccontava di aver seguito una puntata di Annozero in “cassetta” nell’era dei Blue Ray, l’ironia partiva spontanea: il Cav sembrava un uomo fuori tempo, fermo agli anni ‘80, incapace di comprendere gli strumenti del presente. Ma almeno c’è da dire che Silvio non si è mai spacciato per un mago del pc. Diverso il caso di Giulio Terzi di Sant’Agata. Ma sì, lui, il ministro che tanto nel nome quanto nella fisicità ricorda Guidobaldo Maria Riccardelli, il dirigente d’azienda fantozziano patito di soporifere pellicole sovietiche. E che su internet va che è un piacere: twitta, chatta, naviga, interagisce, il tutto in una parodia di giovanilismo e vago populismo telematico. Ebbene, cosa ti scrive l’altra sera il titolare della Farnesina? «Stasera per chi è pratico di web un momento di raccoglimento davanti all’altare virtuale creato su Second Life in onore ai nostri caduti della strage di Nassiriya». Un annuncio che solleva una serie di interrogativi: per tragedie come queste basta davvero il pensiero oppure una commemorazione cialtrona e peggio dell’oblio? Un ministro che ha preso schiaffi (diplomatici) ovunque e ha mostrato celerità unicamente per punire un console cantante può permettersi di perdere tempo fra social network e giochini virtuali? E poi, ancora, ci sarebbe da stimolare una riflessione su questa patina di modernità che consiste nel rivendicare la propria presenza in… Second Life!
Ora, spieghiamo ai non addetti ai lavori: Second Life è un mondo virtuale lanciato nel giugno del 2003 dalla società americana Linden Lab. A suo tempo fece molto parlare di sé, era un vero tormentone, non c’era politico, vip, azienda che non sbarcasse in quel finto mondo dove ognuno poteva reinventarsi a piacimento. Ma dieci anni, nel mondo di internet, sono un’era geologica. E, parliamoci chiaro, almeno da noi il giochino non ha mai attecchito: troppo macchinoso, troppe regole, poca immediatezza. Di fatto oggi gli utenti attivi di Second Life sono un milione, lo stesso numero del periodo 2007/2008, quando il sito ebbe il picco massimo tra utenti attivi e guadagni. Ma, molto più empiricamente: alzi la mano chi ha un amico attivo in Second Life… Eppure il Terzi di Sant’Agata si bea della sua psuedo-modernità. Per forza: la realtà virtuale è la migliore rappresentazione dell’azione di questo governo, presentatosi come smaltato di autorevolezza e poi rivelatosi inefficiente e casinista come pochi altri esecutivi.
Tutta l’impalcatura mediatica costruita attorno ai Monti Boys è esattamente come l’universo di pixel in cui, solitario, si aggira il titolare della Farnesina: è una realtà farlocca, vera solo se ci credi. E mentre il ministro vaga nella realtà virtuale come la particella di sodio della nota pubblicità, guai a chi lo contesta. Su Facebook, infatti, non stati pochi quelli che hanno criticato l’iniziativa del tecno-diplomatico. Ma lui ha subito fatto calare la mannaia della censura. Poi, per sembrare buono e per far vedere che lui parla con la “gggente”, è partito il pistolotto: «Ho cancellato alcuni post ingiuriosi e volgari e di attacco personale, e bloccato i relativi utenti per violazione delle regole della pagina. Ci tengo a specificare che l’iniziativa del "memoriale virtuale per i caduti a Nassiriya" è di una comune cittadina, che ha pensato di utilizzare il linguaggio del web per rendere omaggio in un modo certamente particolare ma comunque bello ai nostri caduti. Ho ritenuto di aderire all’iniziativa su Second Life proprio perché promossa spontaneamente da una cittadina. Sono sempre molto “misurato” nel mio linguaggio, ma permettettemi di definire “becere” le persone che hanno postato ingiurie, attacchi e insulti, strumentalizzato la vicenda dei nostri marò (che con tutto il rispetto sono vivi e vegeti e con i caduti di Nassiriya non c’entrano nulla) e, così facendo, mancato profondamente di rispetto ai nostri soldati che hanno dato la vita in servizio».
Che noia, che barba. Almeno ci avesse spiegato una cosa: per liberare i due marò, Terzi vuol forse mandare Pac-Man?

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