Guarda un po’ chi si rivede in giro: Gabriella Carlucci. Sì, proprio lei…
Toh, chi si rivede. Improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, piomba nelle agenzie di stampa una dichiarazione di Gabriella Carlucci. Sì, proprio lei, la showgirl parlamentare che – con una scena da avanspettacolo – abbandonò Berlusconi dopo avergli dichiarato eterno amore politico, a poche ore dalla caduta del governo, per poi tuffarsi tra le braccia dell’Udc. Diventò subito il simbolo dell’ingratitudine, bersagliata su facebook, presa di mira dai vignettisti e dai blog, anche perché non seppe spiegare il “travaglio interno” che la portò al gesto eclatante. Un gesto che le costò un bel “quoque tu” e il paragone con la pugnalata di Bruto a Cesare. Il tempo, lei pensa, rimargina le ferite e forse per questo ha trovato il coraggio di parlare di nuovo, preoccupata dall’iter troppo lento del disegno di legge sui restauratori. Non si ricordano altre inziative storiche della Carlucci tranne le dimissioni «per disgusto» da sindaco di Margherita di Savoia, le foto apparse su “Vip” al ritorno da una partita di tennis e quella in bikini sulla spiaggia (sempre a Margherita di Savoia) per il tuffo collettivo con gli assessori, necessario per «tranquillizzare i villeggianti sulla balneabilità della costa». Tutto fa spettacolo, per la Carlucci. Forse rimpiange i tempi di “Buona domenica” e di Mediaset, probabilmente lì si trovava a suo agio, non era costretta a ballare con l’Udc e non aveva bisogno dei tuffi collettivi e dei restauratori per far parlare di sé. E soprattutto non aveva sulla coscienza il voltafaccia.