Linea notte non sa leggere il Secolo d’Italia
Sconcerto. Pur avvezzi ormai a tutto, questo abbiamo provato ieri in tarda serata assistendo alla rassegna stampa di “Linea notte”, approfondimento del Tg3 Rai di Bianca Berlinguer diretto da Maurizio Mannoni. La rassegna stampa la fa Roberta Serdoz, purtroppo più nota come moglie di Marrazzo che per la sua indubbia esperienza giornalistica. È lei che decide che giornali mettere in reassegna ed è proprio lei che ha esordito dicendo, appunto, che aveva “deciso” di aprire la rassegna con il “Secolo d’Italia”. Bontà sua. Inizia quindi leggendo i titoli della prima pagina partendo da quello che si riferisce al vertice del Pdl. «Le primarie? – recita – decide Alfano». E di seguito: «Il segretario del Pdl si è assunto il compito della scelta definitiva in merito alle consultazioni sul candidato a sindaco di Roma e quello alla presidenza della Regione Lazio». Concetto abbastanza chiaro, che però la Serdoz sente il bisogno di tradurre a Mannoni spiegando che «Alfano indicherà dunque dei SAGGI che sceglieranno i candidati…». Sconcerto. Il direttore fa eco: «Saggi?». Probabilmente, come noi, pensa che si tratti di un lapsus e che la moglie di Marrazzo voglia dire “seggi”, cioè quelle cabine all’interno delle quali si vota, anche alle primarie. «SAGGI – ribadisce la giornalista. E con una smorfia di disgusto e un gesto dismissivo della mano insiste – Alfano sceglierà dei saggi che decideranno chi sono i candidati…». Sconcerto. Ci rileggiamo la prima del nostro giornale per vedere da dove abbia tirato fuori quel concetto. E infatti non c’è. Sconcerto. Delle due l’una: o l’esperta e blasonata giornalista non conosce affatto l’italiano o ha una tale faccia di bronzo e un orgoglioso odio fazioso da arrivare a falsificare una notizia in diretta e malgrado abbia letto quella vera ai telespettatori un attimo prima. Miracoli della nuova Rai di Gubitosi e della meritocrazia introdotta da Monti anche nell’azienda pubblica. Rai: di tutto di più. Sconcerto.