La lista dei vip “santoni” politici si allunga: c’è anche Cesare Prandelli
The show must go on, lo spettacolo deve continuare e travolgere la politica. I big dello sport e della musica da giorni si avventurano in dichiarazioni di voto, dall’urlo di Celentano («bravo Grillo, ormai non ti ferma più nessuno») all’endorsement di Battiato («oggi voterei Nichi Vendola»). Si aspetta Claudio Amendola, messo in croce dopo aver detto che «Bersani e Veltroni sono come la Dc». Sono tutti là ad attendere, cresce l’ansia, non si sa ancora se il signor Cesaroni ha cambiato idea. Non poteva mancare un altro politologo, Cesare Prandelli. Sì, proprio lui, il commissario tecnico della nazionale di calcio. Che a Sky Tg24 ha sentenziato: «A me piace Renzi». L’ha detto mentre parlava della «forma straordinaria» di Totti, faceva i complimenti a Cassano e si diceva fiducioso sul Milan. Ma che strano, nessuno protesta per le “confessioni politiche” dei vip. E nessuno ricorda l’inferno che scoppiò quando alcuni vip di Mediaset dissero che avrebbero votato per il centrodestra. Ma sì, quelli erano “servi del padrone” mentre gli Amendola e i Prandelli sono il fior fiore degli intellettuali. E agli intellettuali non si può mettere il bavaglio. Così parlo la sinistra.