La Guzzanti condannata: la notizia spopola (quasi solo) sul web

9 Ott 2012 20:41 - di

Quasi un giallo. La “bomba” era scoppiata in mattinata: Sabina Guzzanti è stata condannata, dovrà sborsare quarantamila euro a Mara Carfagna perché il giudice ha ritenuto diffamatorie le affermazioni dell’attrice durante il “No Cav Day” organizzato a Roma, in piazza Navona, nel 2008. In particolar modo uno stornello con pessime allusioni, che nulla avevano a che fare con la satira. I link, con un mare di commenti, hanno spopolato sul web e lo scoop si è allargato a macchia d’olio grazie al passaparola. Protagonisti alcuni blog, in primis Qelsi, che ha linkato sulla sua pagina facebook un articolo già verso le 11 di mattina, riproponendolo più volte. Poi, pian piano, nel tardo pomeriggio anche alcuni quotidiani on line hanno cominciato a pubblicare la notizia mentre sulle agenzie di stampa non ve n’era, il che induceva alla cautela. Poi la prima reazione della Carfagna, che ha confermato i fatti: «È una sentenza che si commenta da sola – ha detto – mi limito solo a dire che ha stabilito due princìpi fondamentali. Il primo è che le intercettazioni di cui si parlava non esistono. Il secondo: la satira non può dileggiare l’onore di un personaggio pubblico». Peccato che ci siano voluti quattro anni per fare chiarezza. Quattro anni di ironie, false accuse e denigrazione. Per basse finalità politiche. Il che dovrebbe indurre qualcuno a riflettere.

Commenti