Le primarie Pd come le Idi di marzo. Chi sarà Bruto?
Sergio Cofferati voterà Bersani alle primarie del Pd. E questa è una non-notizia, i due sono amici da tempo. E poi, chissenefrega. La novità però è che l’ex sindaco di Bologna, nel ribadire la sua scelta «per Pierluigi», sembra quasi prefigurare un silenzioso complotto dove il protagonista è un nome eccellente del partito, nientepopodimeno che Enrico Letta. Sì, proprio lui, che a sorpresa aveva suggerito a Cofferati di schierarsi con Vendola, perché così dovrebbero fare tutti coloro che appoggiano il referendum sul lavoro. L’ex leader della Cgil si è insospettito, si è spinto oltre la battutaccia, ha visto come «un’istigazione» l’invito che gli è stato provocatoriamente rivolto e ha aggiunto di non capire il ragionamento di Letta. Quasi a voler intendere che, sotto sotto, qualcosa di torbido c’è. Tant’è che lo stesso Cofferati ammette di aver provato «un forte brivido pensando a Bersani», una specie di presagio, come quelli che si manifestarono prima delle Idi di marzo. E le Idi di marzo, cioè le primarie del Pd, si avvicinano tra tensioni e trame, un po’ alla “quoque tu”. E le coltellate a Cesare saranno i voti dati a Renzi. Resta da vedere chi vestirà i panni di Bruto e chi cadrà ai piedi della statua di Pompeo.