Il sito anti-disabili? Nato grazie a un collaboratore dell’Unità

3 Lug 2012 20:25 - di

Il governo provveda all’oscuramento immediato del sito internet www.umoremaligno.it, «all’interno del quale tutte le fasce deboli vengono messe in discussione nel modo peggiore»: lo ha chiesto nell’aula della Camera Ileana Argentin, deputata del Pd. «Per quanto riguarda i disabili – rileva – in questo sito si parla addirittura del fatto che debbano essere uccisi nel momento in cui nascono e si parla di violenza ai danni di ragazzine disabili, incapaci di intendere e volere, con descrizioni minuziose e in cui si racconta addirittura il tipo di violenza fatta a queste ragazzine di 16 o 18 anni». All’appello della Argentin si è associato un gruppo di parlamentari del Pd. Sul sito altri insulti che pretenderebbero di essere satirici riguardano gli omosessuali e  persino il carabiniere Manuele Braj recentemente scomparso in Afghanistan. Questa la frase sui disabili che ha suscitato indignazione: «Ma quali trattamenti possono migliorare la vita di un disabile e della sua famiglia? Al primo posto c’è naturalmente l’eliminazione del soggetto, che non tutti si sentono di praticare vuoi per timore delle conseguenze legali vuoi per un malsano attaccamento che con il tempo si sviluppa anche verso le più immonde fra le creature: per questa ragione sarebbe assolutamente opportuna l’uccisione in culla, magari con l’aiuto di personale sanitario prezzolato che aiuterà a simulare un incidente». Da rilevare che il sito www.umoremaligno.it è registrato a nome di Massimo Zulli, che è anche collaboratore dell’Unità. Così Zulli si presenta su Facebook: «Scrivo su L’Unità, su www.uomomordecane.it e su Umore Maligno, facendo spesso confusione e dunque parlando male di Bersani su tutti e tre i siti. Per non sbagliare». Appunto, per non sbagliare intanto i deputati del Pd dovrebbero chiedere chiarimenti al “loro” giornale. Anche in questo caso ci sarà chi prontamente si sentirà in dovere di difendere un sito del genere in nome del “politicamente scorretto”, paravento pseudoideologico ormai utilizzato per coprire cattivo gusto, inciviltà nel rapporto con gli altri, indifferenza verso le regole, insofferenza verso ogni forma di esempi positivi che pure servono a una società molto di più della libertà di idiozia. Quelli di “umore maligno” si difendono spiegando che utilizzano la tecnica del rovesciamento logico: in pratica insultano i disabili per difenderli. E fanno proseliti: c’è anche un sito che si chiama “Umore maldestro”, rivolto presumibilmente alla “fascisteria” non organizzata sul web. Anche per le loro trovate vale quanto scritto sopra.

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