“Ora le proposte”: al via la tre giorni degli under 35
“Ora le proposte” è il titolo del meeting della Giovane Italia che si è inaugurato ieri a Fiuggi e si concluderà sabato con l’intervento di Angelino Alfano. Una full immersion aperta a militanti, amministratori in erba, studenti liceali e universitari per tornare a parlare di politica, di identità, di futuro, lontano dal teatrino del gossip e dagli stereotipi sui giovani “bamboccioni”.
Nel corso della tre giorni i partecipanti, suddivisi in commissioni tematiche si confronteranno e lavoreranno alla stesura di proposte che verranno sottoposte al vaglio e al voto della direzione nazionale dell’organizzazione giovanile. Riflessioni e piattaforme concrete che potrebbero diventare (come è avvenuto in passato) l’asse del programma elettorale del partito dei “grandi”. Il seminario degli under35, promosso da Annagrazia Calabria, coordinatrice della Giovane Italia, è solo una tappa della road map dell’organizzazione. «Questo meeting è una delle tante tessere di una stagione di approfondimenti e laboratori che si terranno nel periodo estivo per mettere la Giovane Italia, tutta e unita, nelle condizione di ratificare una sintesi di altissimo profilo utile innanzitutto alla nostra nazione», spiega Marco Perissa, che una settimana fa ha “ereditato” da Giorgia Meloni il timone dell’organizzazione giovanile del Pdl. Un fardello pesante, che il ventinovenne romano, neopapà, è orgoglioso di portare nel segno della continuità con l’ex ministro della Gioventù. «Oggi ci aspettano nuove e grandi sfide per rispondere concretamente al clima di disillusione e di antipolitica che serpeggia nella nostra generazione, ma soprattutto per restituire alla politica la dignità che merita», ha detto al momento del passaggio del testimone, «la Giovane Italia ripartirà subito dai temi caldi della nostra nazione, primo fra tutti il fiscal compact, sul quale nutriamo molte perplessità. Rilanceremo il nostro movimento, e lo faremo dalle piazze, lavorando per celebrare il congresso e far sì che la nostra classe dirigente si autodetermini, com’è nel nostro stile». Tra le commissioni riunite a Fiuggi (dove ieri sera si è affacciato Renato Schifani reduce dal voto in Aula) un posto d’onore occupa quella sull’Europa. «Vogliamo un’Europa politica che non deleghi più il suo destino a meccanismi tecnici e burocratici», ha detto Perissa anticipando la ricetta sullo sviluppo economico per un’Italia «che vuole tornare a volare». In un momento così difficile per l’Italia – ha detto aprendo il suo intervento – continuiamo a segliere la strada della responsabilità e non quella dello sfogo strumentale. Riportare al centro del dibattito politico gli argomenti che interessano il nostro popolo è un obiettivo ambizioso e degno della nostra generazione. Farlo attraverso momenti di cosi grande partecipazione è il segno inequivocabile della nostra maturità». Le numerose iniziative che abbiamo in cantiere – ha aggiunto – dimostrano che non è ancora spenta «la fiamma del protagonismo generazionale e che per l’Italia c’è ancora speranza». La lunga rincorsa si concluderà, come ogni anno, con la tradizionale kermesse nazionale di Atreju, «che è uno strumento a disposizione di tutti, un megafono di indescrivibile potenza per lanciare le nostre idee contro la crisi della politica, dell’Europa e dell’economia».