Il pasticciaccio brutto di Elsa: ora ci risparmi almeno le lacrime
Regaliamo un pallottoliere ai ministri tecnici, ne hanno un assoluto bisogno. Saranno anche professoroni, di quelli che quando salgono in cattedra danno soggezione. Ma di sicuro hanno le loro lacune. E la lacuna più grossa, paradossalmente, l’hanno in matematica, proprio nella materia che dovrebbero conoscere a menadito. La storia degli esodati è nota. Da una parte c’erano loro, i tecnici, che con una certa supponenza ironizzavano sulle cifre date dai politici e dai sindacati. Numeri al lotto. La verità? I lavoratori esodati che avevano diritto ad andare in pensione sulla base delle vecchie regole – dicevano i tecnici – erano 65mila, non uno in più. Chi sosteneva il contrario era accusato di voler creare allarme sociale. Poi, improvvisamente, la Fornero ha cominciato ad ammettere candidamente: «Forse abbiamo sbagliato», ma anche qui sembrava che sì, lo sbaglio c’era, ma era sempre in limiti accettabili. E invece è arrivata la relazione dell’Inps: i lavoratori esodati sono oltre 390mila. Accidenti, un’enormità, roba da bocciatura in tronco. Il dubbio c’è: la Fornero sapeva e ha fatto finta di niente? Sarebbe grave. Ha sbagliato i calcoli? Sarebbe ancora più grave. La verità, come ha sottolineato Maurizio Gasparri, è che i dati dell’Inps sugli esodati confermano quanto questo dramma sociale sia stato trattato con superficialità dal governo: «È tempo di risposte, non di cinismo o di battute irrispettose. I cosiddetti tecnici hanno affrontato il tema senza il necessario rispetto per le persone». E adesso la Fornero ci risparmi almeno le lacrime.