Miracolo in Rai, spuntano i giornalisti “grillini”. Erano tutti di destra…

25 Mag 2012 20:17 - di

«Propongo di costituire un gruppo “Cinquestelle Rai” dedicato ai cittadini e tutti i dipendenti e collaboratori della più grande azienda culturale del Paese, una risorsa immensa a disposizione di tutti ancora ingessata dalla politica». Firmato Leonardo Metalli, un giornalista che con la politica avrebbe poco o nulla a che spartire, se non fosse che fino a ieri era considerato l’uomo più vicino al direttorissimo più berlusconiano della storia, Augusto Minzolini, che lo aveva promosso vicecaporedattore ai tempi in cui il centrodestra era al governo e in Rai il Cavaliere era gettonatissimo, nel casellario politico. Metalli, con un altro pupillo di Minzolini, Stefano Campagna, che in un “coming out” (come ama dire…) si dichiarò di destra e omosessuale contemporaneamente, è tra gli animatori del gruppo “Rai Cinque Stelle” composto dai grillini dell’ultim’ora che hanno scelto di agganciare il carrozzone del comico, non si sa mai. «Grazie ai cittadini il servizio pubblico ha ancora la possibilità di vivere una nuova stagione libera dalla partitocrazia e delle lottizzazioni selvagge e essere veramente a disposizione della collettività», prosegue Metalli nel suo editto “grillinesco”, al quale ha aderito a Saxa Rubra anche un altro storico giornalista di area destrorsa, Fabrizio Di Iorio, che si candidò alle ultime Regionali con la lista Polverini e a livello sindacale era stato il rappresentante della lista alternativa a quella di sinistra e oggi è consigliere di Stampa Romana anche grazie a una serie di rinunce che gli hanno spalancato la porta del sindacato. “Il Movimento Cinquestelle, oltre al sistema politico, può e deve cambiare anche la Rai Radiotelevisione Italiana che credo tutti amino, nonostante le delusioni, e dove lavoro da oltre 20 anni con altri 12mila colleghi. Io mi occupo di spettacoli, sono inviato speciale al Tg1 e curo una rubrica di musica “Tg1 Note Musica al Telegiornale”, unica nel panorama televisivo Italiano, che ogni settimana lancia due nuovi talenti assolutamente fuori dagli schemi tradizionali…”, prosegue Metalli, tra spot politici e autoreferenziali. È la conferma di un movimentismo politico che non tramonta mai, dalle parti di viale Mazzini e Saxa Rubra, e che fibrilla ancor di più ad ogni odore di svolta politica o all’indomani delle consultazioni elettorali. Con risposizionamenti che vanno quasi sempre da destra a sinistra, va ricordato. In tempi di incertezze politiche,  tutto fa brodo, anche rappresentare il nuovo che avanza a botta di fotografie con Grillo su Facebook: il libro delle facce, di svariati materiali metallici e minerali, anche bronzei.

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