Cosa farà il Pdl? Lasciatevelo dire dal Pdl…
Ieri in Transatlantico c’era agitazione nelle fila del Pdl. La notizia era che Ignazio La Russa, utilizzando le colonne del Messaggero, aveva annunciato “la scissione degli ex-An”. Il più sgomento è risultato lo stesso ex-ministro, che ha invitato a leggere il testo della sua intervista e in particolare il passaggio in cui, a precisa domanda, rispondeva che “nessuno prendeva in considerazione alcuna scissione, bensì si riaffermava la necessità e la volontà di rafforzare e rilanciare il Pdl”. Ciò accadeva all’indomani delle parole di fuoco rivolte da Alfano ai cronisti parlamentari, accusati di “avvelenare i pozzi” lanciando quotidianamente, come notizie acclarate, teorie su ciò che il Pdl, Berlusconi o lo stesso Alfano intendano o stiano per fare. Alfano ha sicuramente ragione: sulla stampa quotidiana (sia quella dichiaratamente nemica che quella sedicente amica) si leggono notizie, ricostruzioni e annunci catastrofici sulla sorte di un partito che però, evidentemente, non riesce a comunicare con se stesso. Se Alfano desse una linea ai dirigenti del partito di cui è segretario, questi potrebbero comunicarla agli iscritti e sostenitori. In assenza di voci ufficiali, gli interessati e le persone coinvolte cercano notizie sui media… e scoprono sgomenti che il loro partito è in via di scioglimento o addirittura che l’intero centrodestra sparirà per essere sostituito da un “listone civico” di trentenni scelto da una agenzia di casting per imitare la modalità con cui è stato creato il movimento grillino. Se non si vuole essere raccontati ai propri amici dai propri nemici, caro Angelino, c’è un solo modo: raccontare se stessi. Ma farlo di continuo, con chiarezza e senza riserve. La salvezza del partito, egregio segretario, è nel partito.