Amministrative: tutti fanno finta che la politica c’è

8 Mag 2012 20:50 - di

La posizione più avvilente e un po’ patetica è stata quella espressa da Bersani. «Ora che abbiamo preso più voti del Pdl – ha dichiarato – Monti deve dare più ascolto a noi che ad Alfano…». A semplice drammatica conferma del fatto che, dalle dimissioni di Berlusconi, in Italia la politica non c’è più. E quindi nulla di ciò che accade in politica può incidere sulle sorti della Nazione. Le amministrative sono state come partite giocate a campionato annullato. Può anche accadere che il Cesena batta la Juventus, ma nulla cambia. Gli stessi neo-sindaci hanno poco da gioire. Monti gli ha confiscato tutti i fondi (9 miliardi) e nessuno sa con quali risorse potranno amministrare. Né sanno quale impatto avrà l’Imu sui propri cittadini. Chi ha vinto rischia di trovarsi alla guida di un’auto senza benzina e a cui hanno rubato anche le ruote. Dunque ha vinto l’antipolitica? Quella è rimasta a casa, nella scelta suicidale di non scegliere e lasciare che il proprio destino lo determino gli altri. Ha vinto Grillo? I grillini sono solo un partito, anche se nuovo. E come tale non hanno nemmeno avuto un risultato eclatante. Come altre formazioni prima di loro (l’Idv, la Lega e altri), si sono fatti interpreti della frustrazione di una parte dei cittadini e li hanno usati come trampolino per proiettare se stessi in politica. Ora anche loro sono consiglieri comunali e sindaci. Saranno poi parlamentari, con una forza troppo esigua per cambiare le cose ma abbastanza tempo per cambiare se stessi. La democrazia è come un palazzo antisismico, per questo sopravvive più a lungo di altri regimi. Periodicamente giungono scosse più o meno forti, dei cornicioni si staccano e nuovi materiali si inseriscono. Il palazzo resta e, seppur minimamente, si rinnova. Ma solo se il partito “nuovo” entra in gioco con grande peso – come accadde con Forza Italia. Altrimenti, con il 6/7 per cento, il “nuovo” finisce in tribuna. Quindi non è accaduto nulla? Sarebbe un’affermazione irresponsabile. Il Pdl ha preso un ceffone annunciato da tempo. Imparerà una lezione? Lo auspicano tutti. Persino il Pd che ha il terrore di perdere un contraltare credibile a destra, per trovarsi lo spazio occupato dai propri peggiori fantasmi.

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