Il vip dell’anno: Monti rischia di beccarle da Lady Gaga
Il professore trattato alla stessa stregua di Lady Gaga e magari col rischio di beccarle pure dalla stravagante popstar? L’importante non è vincere ma partecipare. Mario Monti si accontenta di seguire la filosofia un po’ arrendevole di Pierre De Coubertin, mettendo da parte l’esaltazione dell’Ego alla quale ci aveva abituati. Con tutto quel che sta accadendo, lo spread che sale, la gente infuriata per l’aumento del pane e della benzina, molti amici diventati nemici, Bersani che fa il doppio gioco per motivi elettorali, il premier accoglie a mo’ di benedizione la notizia di essere entrato nella hit parade. Lui, Mario Draghi e Sergio Marchionne sono i tre italiani che compaiono nella prima lista dei personaggi in lizza per diventare l’uomo dell’anno, secondo la prestigiosa rivista “Time”. La lista finale, dei top 100, sarà diffusa martedì 17 aprile. In questo primo elenco, guidato da Anonymous, compaiono sportivi come Leonel Messi e Novak Djokovic, leader mondiali come Obama, Putin e Aung San Suu Kyi, star dello spettacolo come appunto Lady Gaga. Il rischio è quello di arrivare novantanovesimo, visto come lo stanno giudicando all’estero. Ancora una volta, infatti, sono rimbalzate nelle agenzie di stampa le parole del “Wall Street Journal”, con l’ennesimo affondo: «Roma non è stata costruita in un giorno. E sembra che anche la riforma del lavoro italiana sia un progetto di lungo termine. Il presidente del Consiglio Mario Monti ha dovuto annacquare la riforma dell’articolo 18. Questo è preoccupante». L’interessato ha rispedito le accuse al mittente, specificando – anche a costo di sembrare ripetitivo – di non aver «mai cercato di essere la Thatcher dell’Italia». Non gli si può dare torto. L’importante è che non diventi la Lady Gaga nostrana.