Della Valle festeggia gli utili: bravo Monti (e chissenefrega dei poveri cristi…)
Monti può ritenersi soddisfatto, ha conquistato il cuore di Diego Della Valle, il professorino che mette i voti in pagella a destra e a manca. Boccia Mediobanca («bisogna capire cosa farà da grande») e la «finanza de noantri», promuove il governo («sta facendo quello che può e secondo me sta lavorando bene, ha tutta la mia stima»). Poi l’appello: «Lasciateli lavorare tranquilli e soprattutto senza che nessuno del mondo della politica li possa considerare ostaggio in base alle loro convenienze». Nemmeno una piccola critica, va tutto bene Madama la Marchesa, tira una bella aria, il gruppo Tod’s – è quel che conta – ha un bel gruzzolo di utili netti (135 milioni in più in un anno) e chissenefrega se la gente è imbufalita. Gongola Della Valle, l’uomo che comprò un’intera pagina sui quotidiani per denunciare «lo spettacolo indecente» della politica (in linea teorica) e del governo di centrodestra (nei fatti) perché occorreva una nuova offensiva mediatica contro Berlusconi. Il sospetto, quindi, è che Mr. Tod’s elogi Monti soprattutto perché ossessionato da Berlusconi. È un chiodo fisso. Basti ricordare quando a Sky Sport etichettò il Cav come «un ragazzo un po’ folkloristico, non più lucido» suggerendo a chi gli voleva bene di fermarlo «per qualche mese perché in faccia ha una cattiveria che non si può riconoscere in un uomo normale». Forse la sua è solo voglia di vendicarsi. Fu Berlusconi a ridicolizzarlo nell’ormai storico scontro all’assemblea di Confindustria a Vicenza: «Prego il signor Della Valle che se si rivolge al presidente del Consiglio: gli dia del lei e non del tu». E giù gli applausi della platea. Ragion per cui ora va tutto bene, Madama la Marchesa. Con un piccolo particolare: gli utili si riferiscono al 2011. Quando al governo c’era il suo eterno nemico.