Il Pd non sa più che pesci (rossi) prendere
Liberalizziamo! Era questa la grande riforma che avrebbe prima salvato e poi fatto crescere l’Italia. Non lo diceva solo Der Kommissar, ne era certa la redazione unica, dalle Tv ai blog alla carta stampata e patinata. Spazzare via i privilegi. E non solo quelli dell’inutile Parlamento, ma anche quelli di infami farmacisti che lucrano sulla salute e dei tassisti, dei notai e degli avvocati, che anche loro vivono delle disgrazie altrui. E poi? Poi tutto andrà per il meglio. Quindi – sempre dopo i parlamentari – la colpa del mancato sviluppo era la loro: egoisti che non sono altro. E giù attacchi sulle prime dei giornali e persino qualche pacco bomba. Ora, finalmente, il decreto è passato: ci sarà qualche farmacia e qualche taxi in più. Tacitate le destre reazionarie che difendevano le lobby. Ma che non si tocchino le banche! La sinistra insorge. Non si può chiedere che i conti correnti siano gratis, che liberalizzazione è? I compagni dicono: ahò Bersani, tieni d’occhio la Fornero che ci sminchia il sindacato! Le banche si tutelano da sole! Ma lui niente. E allora commissariamo la Rai, quella sì che è una rivoluzione. Ma se persino Garimberti, che è rouge come una mela, ti dice che non si può fare, che è contro la legge, perché i bilanci sono positivi e non puoi cambiare le regole quando non stravinci… Il lavoro Bersani, il lavoro! Questa sì è una questione seria, sulla quale non si possono fare giochetti. O si cambia o no. E i tuoi – è evidente – non vogliono cambiare.