Pdl, congressi e primarie con il “botto”
È stato un weekend all’insegna della partecipazione quello appena vissuto dal Pdl. Congressi cittadini e provinciali si sono svolti in quasi tutti i capoluoghi e altrettanti se ne svolgeranno nei centri mancanti sabato e domenica prossimi. E tutti i dati fanno capire che la voglia di dire la propria, fra gli iscritti al partito, è tanta. Ancor più sorprendente il dato relativo alle primarie, che in alcuni casi hanno visto un’affluenza che ha stracciato ogni previsione. Ma scendiamo nel dettaglio: tra sabato e domenica sono stati indetti congressi provinciali a Chieti, L’Aquila/Sulmona, Pescara, Matera, Vibo Valentia, Ravenna, Rimini, Campobasso, Alessandria, Novara, Torino, Vercelli, Bari, Taranto, Cagliari, Carbonia, Sassari, Agrigento, Catania, Enna, Trapani. Congressi delle “grandi città”, invece, a Pescara e Catania. Quanto alle primarie, si sono già svolte a Frosinone, Trani e Lecce. Il 4 marzo si svolgeranno a Como, l’11 a La Spezia e il 18 a Rieti.
Le primarie che funzionano
E proprio sulle primarie si è soffermato il deputato del Pdl Mario Valducci, incaricato di stabilire il regolamento per le consultazioni di partito. «C’è stata – spiega – una grande risposta popolare, non c’è che dire. A Frosinone si era già votato il 29 gennaio, con 2.770 cittadini che si erano recati alle urne, due terzi dei quali non erano iscritti al Pdl. Domenica scorsa, invece, c’è stata la grande sorpresa pugliese. Pensiamo solo che a Trani e Lecce ha votato il 20% del corpo elettorale. Un dato enorme, che ci lascia ben sperare circa un riavvicinamento della gente alla politica». Insomma, la Puglia di Vendola, l’esperimento Sel in carne e ossa, la terra delle primarie di sinistra per eccellenza ha un popolo di centrodestra altrettanto consapevole e motivato. Stavolta, però, senza trabocchetti ad alleati o vicini di casa come accade dall’altra parte della barricata. E senza figuracce o psicodrammi stile Pd genovese. «La cosa importante – sottolinea a questo proposito Valducci – è che non solo questo partito sceglie la democrazia interna con i congressi, ma si prende anche la responsabilità di far scegliere i propri candidati senza limitarsi ai propri iscritti, né per quel che riguarda l’elettorato attivo né per quello passivo. Mi sembra che il popolo dei moderati abbia dato una bella risposta».
«Una risposta alle polemiche»
Questione congressi. La macchina è in pieno movimento e tra il prossimo weekend e quello passato il Pdl dovrebbe aver completato l’iter per la definitiva democratizzazione del partito. Spiega Gregorio Fontana, responsabile del tesseramento per il Pdl: «Siamo quasi al 50% dei congressi svolti e hanno già votato circa 300 mila iscritti. Ci sembra che per adesso il risultato sia più che positivo. Io personalmente ho presieduto il congresso di Cagliari, dove hanno votato in 2000, sono stato a Bergamo, dove sono intervenuti ben 7000 soci. Mi sembrano segnali importanti, testimoniano che il partito è vivo, che ci sono persone in carne e ossa, spesso con le famiglie e i bambini, che vengono per partecipare al nostro progetto». Eppure, nelle settimane scorse, era emersa qualche zona d’ombra nella campagna di tesseramento, causando l’attivazione immediata dei soliti meccanismi mediatici pronti a ridurre tutta l’operazione in barzelletta. Ma Fontana non ci sta: «In un partito che ha un milione e 200 mila soci è naturale che qualche meccanismo possa incepparsi. Ma va detto che c’è stato un ingigantimento mediatico del tutto ingiustificato, confermato dal fatto che dopo le prime campagne scandalistiche non se ne è più parlato e tutto il caso si è sgonfiato. Ad ogni modo, i casi ambigui sono poche centinaia, meno dello 0,02% del totale degli iscritti. Del resto noi stessi abbiamo bocciato il 4,8% delle domande perché incomplete, questo per testimoniare la serietà delle procedure. Qui le regole sono chiare: se non ti presenti di persona, documento alla mano, non puoi votare. I famosi iscritti fantasma, quindi, sono del tutto inutili. Va segnalato, purtroppo, che a soffiare sul fuoco delle polemiche spesso sono stati nostri dirigenti soccombenti della dialettica congressuale. E così, quando ci si vede sconfitti, si tirano fuori irregolarità inesistenti…».
«Ora i congressi comunali»
Inevitabile la soddisfazione del segretario del Pdl Angelino Alfano: «È straordinariamente bello sapere che, quando si è svolta circa la metà dei congressi provinciali e di grandi città del Popolo della Libertà, hanno già partecipato al voto, fisicamente, personalmente, e senza deleghe, 300mila cittadini italiani iscritti al nostro partito. Grande successo hanno riscosso anche i nostri primi esperimenti di elezioni primarie». Per l’ex Guardasigilli, «in tempi di antipolitica giunge questa risposta costruttiva, positiva, animata da passione civile e voglia di costruire nuova politica, che a mio avviso tutti, e non solo i simpatizzanti del Pdl, dovrebbero accogliere come un fatto positivo, come un segnale di speranza, di voglia di partecipare e di decidere che attraversa la società italiana. Sono anche lieto di annunciare che, a questo punto, procederemo sulla strada intrapresa indicendo anche i congressi Comunali, che partiranno tra marzo e aprile». Anche il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri ha parlato di «ore di democrazia e partecipazione. Con i congressi provinciali del fine settimana siamo ai due terzi del percorso. E in tutta Italia prosegue l’elezione della classe dirigente del territorio con eventi che vedono la partecipazione di decine e decine di migliaia di persone che si recano a votare consolidando la presenza del Pdl sul territorio come ha voluto il segretario Alfano con la stagione congressuale. Niente deleghe ma gente al voto per scegliere ovunque, da Torino a Bari, da Vercelli a Pescara, da Catania a Sassari, i propri dirigenti. Con esiti molto importanti per il percorso del Pdl e che premiano l’impegno di chi ha sempre creduto in questo progetto».
I prossimi appuntamenti
Il prossimo fine settimana si svolgeranno congressi provinciali a Teramo, Potenza, Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine, Pavia, Varese, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Isernia, Asti, Biella, Verbano Cusio Ossola, Oristano, Messina, Ragusa, Firenze, Livorno, Pisa, Prato, Siena. Molti anche i congressi delle “grandi città”: Milano, Ancona, Torino, Cagliari, Messina, Medio-Campidano, Nuoro, Firenze. Tutte le informazioni sono comunque presenti sul sito nazionale del Pdl.