«Quant’è bravo SuperMario…» Sono diventati tutti fazisti
Non è facile essere Mario Monti: reggere lo sguardo adorante di Fabio Fazio, lo stesso riservato a rockstar come Sting e Phil Collins, riuscire a eludere le proverbiali domande scomode del conduttore di Che tempo che fa è stata un’impresa da far tremare i polsi. Dura la vita mediatica del presidente del Consiglio: prima sotto torchio da Bruno Vespa a Porta a porta, poi la conferenza stampa fiume di fine anno il Tg1 (è slittato di quasi un’ora), infine l’ospitata di domenica sera tra una canzone della Pausini e una battuta della Littizzetto. Che cosa volere di più da un premier? I quotidiani indipendenti ne sono convinti: è nata una stella del piccolo schermo. La Stampa non ha dubbi, la performance montiana «consolida l’ironia accanto alla sobrietà».
Leggi l’articolo in versione integrale sul Secolo d’Italia del 10 gennaio