Silvio incontra Monti: «i futuri provvedimenti li valuteremo insieme»

21 Dic 2011 20:39 - di

Quasi come davanti a un caminetto, il premier e l’ex premier hanno avuto modo di fare un ampio giro d’orizzonte sull’attuale situazione politica, con particolare attenzione alla manovra in via d’approvazione in Senato, ma anche sull’attività del governo nei prossimi mesi. L’incontro, sottolinea Palazzo Chigi con le frasi forse un po’ stereotipate, è stato «estremamente cordiale» e ovviamente «è andato molto bene». Stavolta è proprio così: Monti e Berlusconi si sono visti per pranzo, insieme con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, il suo ex omologo Gianni Letta e il ministro delle Politiche Comunitarie, Enzo Moavero Milanesi. Il premier e l’ex premier sono stati insieme circa due ore, e non dubitiamo che le cose da dire e da programmare fossero parecchie. Berlusconi, si sa, guarda sempre al futuro, ed è proprio di quello che si è parlato principalmente.
Colpisce però che mentre le forze del centrosinistra si stanno avvitando e macerando sul loro difficile doppio ruolo di sostenitori e oppositori del governo, il centrodestra invece serenamente affronti la difficile contingenza del Paese con responsabilità e i piedi per terra. Da una parte i leader di sinistra sono contestati dai loro stessi elettori, dall’altra Berlusconi e Alfano hanno il pieno sostegno del loro popolo in tutte le loro iniziative. Come sempre.
Monti ha confermato a Berlusconi che il dialogo fra il governo e i partiti che lo sostengono deve proseguire in modo fluido ed è opportuno perciò che i canali fra l’esecutivo e le forze politiche restino sempre aperti. Un dialogo, ha sostenuto il presidente del Consiglio secondo quanto si apprende, che deve servire per agevolare l’azione del governo e l’iter dei provvedimenti in Parlamento. E questo, come sappiamo, è un aspetto al quale il fondatore di Forza Italia e del Pdl teneva parecchio.
È stato lo stesso Berlusconi poi, visibilmente soddisfatto, che ha raccontato l’incontro con il premier in un albergo nel centro di Roma dove è andato successivamente per scambiarsi gli auguri con il gruppo degli eurodeputati del Pdl, insieme al segretario del partito Angelino Alfano. «L’incontro con Monti è andato bene», ha detto il Cavaliere sorridendo. E ha proseguito: «Vi porto i saluti del premier Monti con cui la collaborazione sarà proficua». Poi ha galvanizzato il Pdl: «Siamo già in campagna elettorale. Andiamo avanti forti della grande forza elettorale che ha il Pdl. Dobbiamo essere pronti a organizzare il partito guidato da Angelino Alfano».
Berlusconi ha aggiunto ai deputati europei che «con Monti c’è stato un incontro cordiale, abbiamo guardato al futuro e a ciò che si deve fare per la crescita e il rilancio dell’economia e dello sviluppo. Troveremo il modo – ha proseguito – di discutere con questo governo i futuri provvedimenti in modo che gli stessi possano arrivare in Parlamento avendo avuto un nostro accordo precedente cosicché l’itinerario parlamentare possa essere più agevole». Più chiaro di così…
E ai giornalisti che gli chiedevano se per caso con il premier si fosse anche affrontato il tema dell’ormai famoso articolo 18, Berlusconi ha detto di non averne parlato, «ma uno dei provvedimenti che sarebbe utile assumere per rilanciare l’economia è il tema del lavoro. Vedremo nei particolari ma il tema lavoro è un capitolo importante su cui questo governo deve esercitarsi». Stesso discorso per l’attuale tema dell’asta delle frequenze televisive: «No, non ne abbiamo accennato in alcun modo». «Abbiamo guardato al futuro e a ciò che si deve fare, soprattutto per quanto riguarda la crescita, il rilancio dell’economia e lo sviluppo», ha poi detto in alcune battute con i giornalisti che affollavano l’albergo romano. Anche su un’altra cosa Berlusconi è stato chiaro e preciso, rilanciando la “cabina di regia” e sottolineando la necessità che i provvedimenti presentati dal governo, prima di arrivare in Parlamento siano oggetto di confronto con i leader di partito e i capigruppo parlamentari: «Con questo governo troveremo il modo di discutere i futuri provvedimenti, in modo che gli stessi possano arrivare in Parlamento avendo avuto un nostro accordo precedente».
Insomma, l’intenzione di entrambi, premier ed ex premier, è quella di rafforzare un rapporto di collaborazione per affrontare gli impegni che attendono il Paese per il superamento del difficile momento economico e in vista del varo dei provvedimenti che l’esecutivo sarà chiamato a mettere in campo per affiancare all’azione per la tenuta dei conti pubblici quella per favorire la crescita dell’economia.
Infine, ieri sera, il governo ha chiesto la fiducia sulla manovra in aula al Senato. Una riunione della conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama definirà i tempi del voto.

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