Sotto sotto segretari… ma di chi?

29 Nov 2011 20:58 - di

Il governo tecnico è una fattispecie istituzionale che non è la stessa cosa del “governo dei tecnici”. I giornalisti fanno finta di confonderle ma sanno che sono due cose diverse. Un governo tecnico è una scelta della politica, il governo dei tecnici in tutto il mondo si chiama tecnocrazia, termine che in Italia non si usa volentieri perché ha un’accezione negativa. Le persone oneste non hanno paura delle parole. I demagoghi e quelli che pensano che i cittadini sono stupidi e vanno manipolati sì. Il dibattito sulla natura dei componenti dell’esecutivo “transitorio” che Napolitano ha voluto è offensiva di ogni seppur modesta intelligenza. Il tentativo di operare un discrimine netto tra la virtù di essere “tecnico” e la colpa di essere “politico” è forse uno degli aspetti più osceni di questa vicenda già poco edificante. Un tecnico, per le persone normali, sarebbe altrimenti detto “professionista”. Di cosa? Di tutto meno che della politica, si sembra voler dire, salvo che tutte le persone senzienti sanno che la politica è un sistema di gestione delle relazioni, non un mestiere, quindi tutto è politica. Sicuramente è politica la gestione dei poteri universitari, ma anche l’accesso a determinate carriere istituzionali.
Pensare che uno sia arrivato a fare l’alto dirigente dello Stato senza sponsorizzazioni partitiche è da idioti. Come è da cerebrolesi pensare che tra gli esponenti di partito non ci siano professionisti o professori. L’unica differenza è che i secondi mostrano la propria affiliazione con maggiore sincerità. La polemica sulle nomine dei sottosegretari, che è stata percepita anche dagli sponsor europei come una perdita di tempo prezioso, ha dimostrato che la “politica” (quella con la “p” minuscola) è l’unica che si è salvata dall’esproprio di sovranità subito dal Parlamento. Chi ha amici che contano è stato piazzato e chi è stato proposto aveva amici che contano. Tutti volevamo un cambiamento in politica, ma senza buttare il bambino con l’acqua sporca. Ora sappiamo che almeno l’acqua sporca è salva. Chissà dov’è finito i bambino…

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