Monti non sia lo scolaretto di Angie&Nick
Quindi il problema era che il signor B. ci aveva fatto perdere la dignità nazionale e ci faceva fare brutta figura con le sue barzellette. Bene. Alla dignità e all’orgoglio nazionale ci teniamo ovviamente tutti. E i giornaloni nazionali ci hanno sempre detto che in realtà la rispettabilità del Bel Paese era salva grazie allo ieratico Napolitano. Ma, a dire il vero, non ci hanno granché convinto. Tutto sarebbe risolto oggi che abbiamo l’austero e frugale Monti – ci assicurano ancora – che per viaggiare predilige aerei di Stato piccoli e che consumano di meno. Ora tutti ci stimano e ci rispettano e anzi ci considerano una grande nazione e vogliono rinunciare a una parte della loro autorità (o dovremmo dire potere?) per spartirla con noi che siamo tornati, nell’arco di una notte, nel club dei “grandi”. Certo, Mariow non racconta barzellette, ma non si può dire che sia molto attento ai termini che usa. Il suo “andremo a fondo…” in conferenza stampa a Bruxelles ha fatto il giro del mondo. Come oggi fa il giro del mondo il suo “faremo i compiti a casa” enunciato di ritorno dalla “trilaterale” con Merkel e Sarkozy. L’interpretazione che ha dato tutto il globo è che l’incontro si sia svolto tra due maestrine e uno scolaro con la promozione in forse, piuttosto che tra pari. I giornaloni di casa nostra ci assicurano che non è così e che anzi gli “scivoloni” del “presidente del Consiglio del Presidente” lo rendono ancora più simpatico. Sarà. Le barzellette di B. dovrebbero averci insegnato che per farsi rispettare non basta fare il simpatico.