Il nuovo miracolo italiano
Ha ragione Enrico Letta, “i miracoli esistono!”. E infatti ci voleva un miracolo per riportare il Pd al governo. Poco importa che non ci sia in prima persona e che abbia votato la fiducia insieme al Pdl. Avranno modo di fare i loro distinguo (“Berlusconi è stato costretto, noi l’abbiamo fatto contenti e beati”). Poco importa anche che il governo glielo abbiano presentato bell’e fatto, che a mettere in crisi la maggioranza eletta abbiano dato una manina i Gava e i Cirino Pomicino e, ammettiamolo, anche Napolitano, non a caso osannato da tutti come “il salvatore della Patria”. Ma tutto va già per il meglio. La nomina di Monti è stata sufficiente per far diminuire l’aggressività delle fantomatiche centrali speculative, a far recedere l’odioso Dottor Spread e far tornare un sorriso indulgente a Mister Mercato. Ora, tutti ci vogliono più bene. O, almeno, sono tutti più indulgenti. Dopo un lungo doloroso periodo in cui tutti hanno smesso di accoglierci ai loro party, già è arrivato il primo invito dai gemelli terribili franco-tedeschi. Nick e Angie vogliono il nostro Mariow a palazzo al più presto. Analisti, commentatori e esponenti politici non stanno più nella pelle. Sarkozy e la Merkel pare abbiano promesso che d’ora in poi, con il semplice cambio del premier, non saremo solo riaccolti nel salotto buono, ma ci concederanno anche di condividere la guida dell’Europa… C’è qualcosa di sospetto…