Prove di insurrezione (aspettando sabato)
Piccole (si fa per dire) avvisaglie di insurrezione. In previsione della temutissima manifestazione di sabato, i sedicenti “indignados” di casa nostra continuano a darsi da fare. Con un bel po’ di casini e qualche figuraccia.
Indignados o casinistas?
Da Milano a Napoli passando per Bologna e Roma. La scia della rivolta attraversa tutta Italia. Nella città felsinea, per esempio, ieri un centinaio di “indignati” del gruppo “Time out”, che riunisce studenti, precari, collettivi e centri sociali, sono stati respinti dalla polizia, davanti alla sede della Banca d’Italia in piazza Cavour a Bologna. I poliziotti hanno caricato i manifestanti che spingevano per entrare nella sede dell’Istituto di credito. Durante il contatto sono volate alcune aste degli striscioni, è stato esploso un petardo e la polizia ha manganellato le prime file. Davanti alla Banca d’Italia, a proposito di giovani e di volti nuovi, anche il leader delle contestazioni del ‘77 Franco “Bifo” Berardi e l’ex consigliere comunale Valerio Monteventi. In tutto ciò, una ragazza è rimasta ferita alla bocca e ha perso alcuni denti. I manifestanti sono poi entrati nella sede della Corte d’Appello di via Monticelli. Nelle stesse ore, a Napoli, una cinquantina di giovani ha presidiato la sede della Banca d’Italia, in via Cervantes. A Milano, invece, due giovani, Ulisse e Natalia della rete di San Precario, accompagnati da Andrea Fumagalli, attivista e professore di economia all’università di Pavia, e a Walter Montagnoli, coordinatore nazionale della Cub (Confederazione unitaria di base) hanno consegnato una lettera al vicedirettore della sede della Banca d’Italia di Milano, Giovanni Alfieri. Disordini anche a Roma, dove altri “indignados”, partiti da Montecitorio, sono stati bloccati dalle forze dell’ordine all’inizio di via Nazionale, transennata in entrambe le direzioni per isolare l’ingresso della Banca d’Italia, dove era in programma un convegno a cui hanno poi partecipato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il governatore Mario Draghi. In seguito a tali disordini via Nazionale è stata chiusa al traffico. I manifestanti hanno chiesto alle forze dell’ordine di potere consegnare una lettera al Capo dello Stato.
Voi ballate da soli
È riuscito decisamente meno bene il tentativo di flash mob inizialmente previsto all’interno della sede della banca del Credito Italiano a Roma.Alcuni ballerini, contattati per dare vita al blitz, all’ultimo minuto si sono infatti rifiutati di esibirsi prendendo le distanze dai motivi dell’iniziativa. «Ci siamo rifiutati perchè quando abbiamo visto i volantini, in cui si invitavano i cittadini a ribellarsi, non eravamo d’accordo: questa per noi è istigazione a delinquere e non eravamo stati informati di questo tipo di protesta, che avrebbe assunto dei toni completamente diversi dallo spirito con cui noi invece noi avremmo ballato», hanno detto i ballerini.
Precari o vip annoiati?
Ma c’è un’altra notizia che, seppur non relativa in senso stretto al movimento degli “indignati”, mostra comunque con chiarezza i limiti delle analisi sociologiche entusiastiche nei confronti di ogni ribellismo giovanile. Ricordate i riot di questa estate a Londra? Ricordate gli articoli che vivisezionavano con fare complice la rabbia delle periferie? Ecco, sentite qua: Jamie Waylett, l’attore che interpreta il personaggio del pingue Vincent Crabbe nella saga di Harry Potter, è stato incriminato dopo esser stato beccato con una molotov in mano a Chalk Farm durante gli scontri che incendiarono Londra. L’attore 22enne avrebbe anche rubato una bottiglia di champagne da un supermercato della zona. Durante il raid a casa sua per arrestarlo, inoltre, la polizia ha confiscato dalla sua camera da letto 15 piante di marijuana. Ecco qua, i vostri giovani senza futuro, i precari senza speranza, i ragazzi umiliati dalle caste: attori strapagati in cerca di emozioni forti.
Il giorno più lungo
I disordini di ieri, comunque, sembrano essere solo l’antipasto di ciò che potrebbe accadere domenica a Roma, con il megacorteo che riunirà sindacati, centri sociali, antagonisti e miriadi di sigle e siglette dell’estremismo di sinistra. Gli organizzatori puntano a portare in piazza circa 150 mila persone. Il percorso si snoderà da Piazza Esedra a San Giovanni, passando per i Fori Imperiali e il Colosseo per poi concludersi in piazza San Giovanni. Sul tragitto, tuttavia, gli organizzatori hanno discusso a lungo con la questura, ritenendo limitante e troppo distante dai palazzi della politica il percorso indicato dalle autorità. Non è previsto da parte degli organizzatori alcun servizio d’ordine, per una scelta “libertaria” che potrebbe rivelarsi suicida con le schegge impazzite sempre in agguato in questi tipi di cortei. L’intelligence, ovviamente, vigila. Nel mirino possibili “gemellaggi” con i colleghi di indignazione degli altri paesi. Si parla insistentemente, inoltre, di presunte intercettazioni telefoniche che proverebbero l’esistenza di gruppuscoli pronti ad innalzare la tensione.
Pronti a tutto
«Tutte le manifestazioni di ordine pubblico sono imprevedibili e questa è come le altre per cui non abbiamo nessun problema, siamo pronti a fronteggiare qualunque tipo di situazione», ha commentato dal canto suo il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro al termine di una riunione, in Campidoglio, per fare il punto sulla giornata di sabato. «Il corteo – ha aggiunto – impegnerà anche i vigili urbani e ovviamente ci sarà un problema di mobilità su Roma». Tuttavia, «abbiamo chiesto al sindaco che siano privilegiati i servizi di sicurezza rispetto a quelli di mobilità, e che la stessa cosa avvenga il giorno successivo per la partita Lazio-Roma», altro tema sensibile affrontato nel corso della riunione. Anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno, presente all’incontro, ha fatto il punto della situazione: «Credo che usare termini come preoccupazione o allarme sia sempre negativo: c’è la massima attenzione per superare questi giorni senza problemi. Da oggi e fino a domenica dovremo avere la massima attenzione. Siamo convinti che Roma abbia tutta l’energia per affrontare questa prova», ha detto.