Il “Secolo”, avanti tutta verso i sessant’anni

7 Ott 2011 20:58 - di

In grande stile. Il Secolo d’Italia sarà al dibattito politico questa sera a Milano. L’appuntamento per tutto il Pdl è all’Hotel Quark, in via Lampedusa, alle ore 20. Si tratta di un’iniziativa voluta dal ministro Ignazio La Russa e dal parlamentare Massimo Corsaro.
Inizialmente la serata avrebbe dovuto avere le caratteristiche dell’annuale Festa del Pdl, la festa tricolore che da decenni si svolge in questo periodo nel capoluogo meneghino. Ma quest’anno l’appuntamento ha acquistato una veste “speciale” e si è trasformato in qualcosa di diverso, come ci spiega Riccardo De Corato, vicepresidente del consiglio comunale di Milano: «Si tratta della prima importante manifestazione di rilancio di una testata per noi molto importante, che è tornata ad essere il contenitore delle idee della destra. L’iniziativa ha per titolo, appunto,“Aspettando i sessant’anni del Secolo d’Italia”. Alla serata abbiamo conferito grande rilievo come rivela la partecipazione del ministro Mariastella Gelmini, del sottosegretario Alfredo Mantica, del vicecoordinatore del Pdl Marco Osnato e tutto il Pdl milanese, naturalmente».
Il Secolo protagonista, quindi. «Avevamo fatto in passato altre manifestazioni con il direttore Marcello De Angelis attraverso  i circoli Nuova Italia, ma mai con questo risalto che abbiamo voluto per l’occasione di questa sera. Consideri che su tutti i quotidiani milanesi abbiamo fatto “pubblicità” all’evento», ci dice l’europarlamentare Carlo Fidanza. «L’occasione dei sessant’anni che il Secolo d’Italia compirà il prossimo anno è per noi l’occasione per ribadire che i valori fondanti della destra che il quotidiano ha rappresentato e rappresenta sono per noi una bandiera e che intendiamo portarli dentro il Pdl. Nostro obiettivo è, dunque, rimarcare l’esistenza di questa “anima” per ridarle la forza e la spinta che merita».
Il nostro Secolo può quindi ben rappresentare un luogo di dibattito politico interno, un luogo di discussione anche aperto a vari contributi, come ha dimostrato il successo del recente Forum sulla legge elettorale che si è svolto proprio nei locali della redazione . «Altroché –  concorda Fidanza – anzi, la linea che ha preso il quotidiano non è certo quello di un “gazzettino” del Pdl, ma sta dando voce a tutte le componenti del centrodestra senza sottrarsi al confronto politico».
Una delle più convinte sostenitrici dell’iniziativa milanese di questa sera è Viviana Beccalossi. «Un appuntamento che intanto vuole significare che il Secolo c’è. Sembrava a un certo punto che fosse diventata una testata orientata a sinistra, era diventata una bandiera di Futuro e libertà, mentre ora è tornata ad essere espressione del centrodestra non solo politicamente ma anche sotto il profilo culturale».
La parlamentare del Pdl sottolinea un altro elemento non trascurabile, ossia che questo momento «non riguarda solo la nostra comunità politica di ex An. Ci saranno presenze significative, l’adesione vasta da parte di ministri e di altri esponenti del governo, come il sottosegretario al Tesoro, Luigi Casero, del coordinatore regionale Mantovani, per non parlare dell’invito raccolto dal governatore della Lombardia Formigoni e dal vicepresidente della Camera Lupi. Insomma, per noi è un’occasione per ritrovarsi in un momento di condivisione significativa. Ma l’intenzione è ribadire che il Secolo è un patrimonio di tutti e deve essere considerato un manifesto della cultura di centrodestra».
Il quotidiano di via della Scrofa «ha sempre promosso dibattiti, fatto autocritica quando si doveva», prosegue Viviana Beccalossi, «ha rappresentato sempre per noi un punto di riferimento e un laboratorio che ha dato alla politica esponenti di spicco nel partito e nel governo». Quindi, dare più visibilità al Secolo significa «rivitalizzare la componente più specificamente di destra all’interno del Pdl, il messaggio è chiaro», sostiene la parlamentare.
Ma non finisce qui. Milano per cominciare, precisa. «È importante che i sessant’anni che il quotidiano festeggerà abbiano avuto il “battesimo” qui a Milano, che rappresenta, da sempre, un laboratorio una terra di “sperimentazione” sotto il profilo della comunicazione politica. Ma so per certo che quella di questa sera è solo la prima iniziativa di una serie di eventi che si realizzeranno di qui e per tutto il prossimo anno. Mi piacerebbe che un po’ in tutta Italia, laddove c’è la disponibilità del territorio, si replicassero iniziative di questo tenore».

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