Il ragazzo è bravo ma non si applica
Si può anche prendere dieci in calcolo e in gestione aziendale, ma se si marina la scuola, si può finire comunque bocciati. O anche solo rimandati, come è successo col voto di ieri. Per carità, va da sé che chiunque è all’opposizione faccia il suo lavoro e cioè sostenga che un graffio è una ferita mortale, anche se non è vero. Ma che una maggioranza non riuscisse ad approvare il primo articolo del rendiconto di bilancio è una prima assoluta nella storia del Parlamento italiano. Questa legislatura di record ne avrà moltissimi (e tanti positivi) ma questo, francamente, ce lo potevamo risparmiare. Legittimo anche che i colleghi delle altre testate – che devono arricchire e rendere gustose le notizie – diano libero sfogo all’immaginazione ipotizzando trame, complotti e catastrofici eventi. Questa maggioranza non verrà mai vinta dalle opposizioni; ma sarà così brava a sconfiggere se stessa per pura sciatteria? Sarebbe una colpa terribile nei confronti della nazione e del popolo italiano.
L’incidente di percorso di ieri verrà messo a posto con procedure tecniche o un probabile riavvio delle procedure di voto. Ma questo provocherà inutili ritardi e toglierà tempo all’esame di altri provvedimenti di maggior contenuto politico e questo è un ulteriore spreco. Troppo facile indicare come causa il mancato voto di due o tre vip. In Parlamento i voti pesano tutti uguali. E se non fossero mancati anche venti peones tutto ciò non sarebbe successo.