La politica al tempo del colera
O forse solo della salmonellosi. Quella che una volta ci si beccava mangiando le cozze. Le cozze che ieri portava in spalla il redivivo comico Beppe Grillo insieme ad alcuni seguaci. Le cozze sono state scaricate a Montecitorio. Gesto dal significato misterioso che gli esperti di marketing dello showman si sono affannati a spiegare ai giornali con toni immaginifici. «Come le cozze sono aggrappate agli scogli così i politici sono attaccati alle poltrone». Tesi originale e innovativa. Si deve dedurre che invece i grillini si presentino alle elezioni in schifo delle poltrone. Quindi in caso di elezione farebbero prontamente un passo indietro. «Tutti facciano un passo indietro» è anche il titolo dell’ultimo appello alla nazione lanciato dal più giovane grande vecchio della politica italiana, Pierferdinando Casini. Non solo secondo lui il presidente del Consiglio deve farlo – dando le dimissioni e voltando così le spalle agli italiani che gli hanno dato il mandato – ma anche tutte le opposizioni, che debbono rinunciare alle proprie posizioni per poi ritrovarsi tutti in una specie di papocchio di fine-legislatura assieme ai partiti di maggioranza. Almeno Bersani, a giudicare dal discorso di chiusura fatto alla festa del Pd di Pesaro, ha le idee chiare e un progetto innovativo: tutti insieme contro Berlusconi.
Napolitano però assicura che l’Italia ce la farà a superare questo momento di crisi e rialzarsi come fece nel dopoguerra. Con questa gente?