Nostalgia di banana republic?
Che cos’è una Repubblica delle banane? La definizione fa riferimento agli Stati centramericani – tipo Nicaragua – nei quali le grandi compagnie di produzione intensiva di frutta (American fruit company) imposero all’inizio del Novecento dei governi fantoccio per meglio gestire proprietà e forza lavoro. Il sistema Banana republic presuppone: 1) potentati stranieri che vogliono gestire in privato il territorio di un’altra nazione; 2) una pseudo élite antinazionale di ricconi locali e notabili al soldo dello straniero; 3) un popolo senza coscienza politica e nazionale. Quando queste condizioni si realizzano, uno dei fiduciari della compagnia bananifera si butta in politica con mezzi economici e di propaganda superiori a quelli dei politucoli locali (e con l’ausilio di servizi più o meno loschi delle potenze straniere), dice che c’è la crisi economica che solo i tecnici possono risolvere, che c’è un piano eversivo che mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini (quindi ci vogliono più poteri per polizia e magistrati) e che la classe politica locale non è all’altezza del compito. Fa rimuovere con metodi vari i concorrenti, prende la guida del Paese per conto dei suoi padroni promettendo al popolo un roseo futuro. Quando il popolo apre gli occhi è troppo tardi. Ci provarono già nel 1995 a fare questo giochino. Una parte della maggioranza sfiduciò il premier, seguirono governi semestrali che assicurarono alle merchant bank la gestione delle privatizzazioni dei principali interessi nazionali. Assolto il compito lasciarono il governo ai post-comunisti, perché assicurassero il controllo sociale. Siete pronti per un altro giro?