Terrorismo, un Memoriale delle vittime per non dimenticare. Come negli Usa

9 Mag 2015 13:21 - di Redazione

Per non dimenticare. L’Aula del Senato ha celebrato il “Giorno della memoria” dedicato alle vittime del terrorismo, istituito dal Parlamento nel 2007 nell’anniversario dell’omicidio di Aldo Moro.  La cerimonia, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è aperta con l’esecuzione dell’Inno di Mameli da parte degli studenti del Liceo Scientifico Farnesina di Roma. Prima dell’ intervento del presidente del Senato Pietro Grasso si sono alternati al microfono alcuni familiari delle vittime degli anni di piombo. Ilaria Moroni, coordinatrice della “Rete degli archivi per non dimenticare” e direttrice del Centro documentazione archivio Flamigni,  ha sottolineato l’importanza della documentazione sugli anni ’70 per non smarrire le tracce di una delle stagioni più buie della storia italiana. Poi hanno parlato i parenti di quattro vittime del terrorismo: Salvatore Niedda, figlio di Antonio Niedda, Barbara Zicchieri, sorella di Mario Zicchieri, ucciso a soli 16 anni nel quartiere Prenestino, Sergio Amato, figlio di Mario Amato, Carole Beebe Tarantelli, vedova di Ezio Tarantelli.

Mattarella: per non dimenticare

«Ricorre il giorno della memoria delle vittime dei tanti terrorismi che hanno insanguinato l’Italia per lunghi e dolorosi anni – ha detto il capo dello Stato nell’aula di Palazzo Madama (che ha già ospitato la cerimonia nel 2013) – la distanza temporale con quei tragici avvenimenti non deve attenuare il ricordo e la gratitudine per chi, servitore dello Stato o semplice cittadino, ha perso la vita a causa di disegni perversi e folli, pervasi di odio e di sopraffazione». «Ricordare –ha detto ancora il presidente della Repubblica favorevole alla proposta di istituire un Memoriale per le vittime del terrorismo – significa anche non rassegnarsi mai nella ricerca della verità.  Il terrorismo ha lasciato nei familiari delle vittime ferite profonde. Vorrei dire a tutti coloro che hanno perso un genitore, un compagno, un figlio, un fratello o un amico che sono loro vicino, con comprensione e solidarietà». La seconda carica dello Stato, Piero Grasso, ha aggiunto una nota in più: «Sappiamo molto sul terrorismo, ma non tutto: bisogna insistere, impegnarsi maggiormente per illuminare con la verità gli angoli ancora nascosti di queste vicende, nelle quali si sono intrecciate trame internazionali e nazionali, tradimenti e depistaggi».

Un Memoriale per le vittime

Alla vigilia del Giorno della Memoria delle vittime del Terrorismo su Twitter il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha annunciato la costrizione di un  Memoriale per le vittime del terrorismo e delle stragi, «perché le loro storie e i loro nomi vengano ricordati per sempre. «Insieme alle associazioni dei familiari delle vittime decideremo il luogo e sceglieremo il progetto. Perché i ragazzi, tra molti decenni e molte generazioni, passando li davanti, possano sapere e ricordare. Per sempre». Il progetto ha suscitato interesse e animato un vivace dibattito sul web. L’idea, lanciata da Franceschini nel suo post (con la foto del Memorial di Washington), è quella di dare vita a un sito sul modello del Memorial di Washington per i Veterani del Vietnam.  «Un luogo, come il bellissimo e struggente Vietnam Veterans Memorial di Washington, in cui siano scritti tutti i nomi delle vittime di una follia cieca e assassina.Sarà dedicato a uomini delle forze dell’ordine, professori, politici, sindacalisti, ragazzi, servitori dello Stato e cittadine e cittadini inermi».

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