 
									Un unicum dopo tre anni
Sondaggio Dire-Tecnè, niente da fare per Pd e M5S: gli italiani non si fidano. Crescono ancora FdI e consenso per Meloni
In una delle settimane cruciali della vita politica in cui lo scontro tra maggioranza e opposizione ha raggiunto vette eccelse, arriva il consenso mai così alto sul governo. Con FdI in crescita, con il gradimento per la premier Meloni che avanza e con la doccia fredda per Pd e M5S, entrambi in calo. Una standing ovation all’esecutivo e un pollice verso ai due maggiori partiti di opposizione che più hanno dato battaglia verbale e politica alle decisioni dell’esecutivo. A certificarlo è la ricerca Monitor Italia di Dire- Tecnè. Subito i numeri: continua a crescere il consenso di Fratelli d’Italia. Rispetto a una settimana fa e al mese scorso la percentuale aumenta dello 0,2% e 0,8% e si attesta al 31%. Il sondaggio è fresco di realizzazione, con interviste effettuate tra il 29 e il 30 ottobre.
Cala il gradimento del Pd di Elly Schlein, che scende al 21,6% perdendo lo 0,1% sulla settimana ma recuperando un +0,3% sul mese. Se i dem contengono la loro perdita così non può dire Giuseppe Conte del M5S che continua la sua discesa inesorabile: in una settimana perde lo 0,2%, ma il dato macroscopico è che cala di molto in un mese (-1,2%) e si porta all’11,6%. Ancora stabile nei consensi Forza Italia, che resta all’11,2% per la seconda settimana consecutiva (+0,1% sul mese). La Lega cede lo 0,1% (sia a 7 che a 30 giorni), scendendo all’8,4%. A seguire Avs al 6%,1 (+0,1% nella settimana, -0,2% nel mese). Chiudono la classifica Azione al 3,5% (-0,1%; +0,1%), Italia Viva al 2,1% (+0,1%; +0,3%) e +Europa all’1,4% (-0,1%; -0,1%).
Insomma, dazi, manovra economica, giustizia, guerre, piazze incendiate dalla sinistra formato Landini. Non c’è argomento che tenga: dopo tre anni di governo, gli italiani, se pensano che il paese abbia un problema, guardano sempre al centrodestra. Si fidano, rinnovano le loro indicazioni di voto. Perché questa opposizione non può essere in ogni caso la cura ai loro problemi. Dopo tre anni di opposizione il fallimento è bruciante. Questo assunto è avvalorato dall’altro quesito Dire-Tecnè sul gradimento nei leader. Sale ancora il consenso per Giorgia Meloni, che in una settimana guadagna lo 0,1% e si porta al 46,5% di valutazioni positive, guadagnando quasi un punto in un mese (+0,9%).
Sul secondo gradino del podio il ministro degli Esteri e leader Fi, Antonio Tajani, al 39,7% dei consensi (+0,1 in una settimana, +0,7 in un mese). Conte batte ancora Schlein, anche se sia il leader pentastellato cala al 30,7 (-0,2; -0,9), sia la segretaria cede lo 0,1% (-0,3 nel mese) scendendo al 28,8. Matteo Salvini resta invariato al 27,2. Carlo Calenda di Azione si attesta al 21,2% (+0,1; +0,5), Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs salgono leggermente (per entrambi +0,1 nella settimana) e si portano rispettivamente al 15,8 e al 15,6%. Matteo Renzi si fa preferire addirittura Riccardo Magi (14,1), mentre l’ex premier resta al 13,6%.
