Putin rialza la testa: “Se l’Europa vuole la guerra, noi siamo pronti. Le proposte della Ue sono inaccettabili”
Esteri - di Luca Maurelli - 2 Dicembre 2025 alle 16:55
La risposta di Mosca agli avvertimenti della Nato, frutto di logiche di deterrenza espresse dal generale Cavo Dragone, non è tardata ad arrivare. “Se l’Europa vuole scatenare una guerra, noi siamo pronti, adesso”, ha dichiarato il presidente russo affermando di aver respinto le proposte europee perché ”inaccettabili per la Russia”. Il leader del Cremlino ha anche accusato i leader europei di ”ostacolare” le proposte degli Stati Uniti e ha insistito sul fatto che gli europei ”non hanno un programma pacifico”. Poi il suo ragionamento si è spostato sugli alleati.
Putin, la guerra e gli alleati
“La cooperazione della Russia con Cina e India sarà elevata a un nuovo livello”, ha affermato il Presidente russo, Vladimir Putin, nel giorno in cui il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha visitato Mosca e in anticipo su una visita in India da giovedì. “Il nostro obiettivo è quello di portare la nostra cooperazione con la Repubblica popolare cinese e con l’India a un nuovo livello qualitativo rafforzando la componente strategica”, ha sottolineato. Sul fronte bellico, il presidente russo ha rimarcato i recenti successi sul campo. “Alla città di Krasnoarmeysk (Pokrovsk) è stata attribuita particolare importanza ed è una buona base per raggiungere tutti gli obiettivi prefissati per l’operazione militare speciale”, ha dichiarato Putin. “Questa città è stata e continua a essere attribuita particolare importanza sia dalla parte ucraina che dalle forze armate russe. Questa città non è solo un’importante struttura infrastrutturale collegata a un’intera rete di comunicazioni con la regione, ma soprattutto, in termini militari, è una buona base per raggiungere tutti gli obiettivi prefissati all’inizio dell’operazione militare speciale”, ha detto Putin, secondo le agenzie russe. Krasnoarmeysk è sempre stata una priorità per l’Ucraina, ha affermato ancora Putin, e ha ricordato che la Russia si è offerta di visitare la città a coloro che dubitavano che fosse sotto il controllo delle forze russe.