Il provvedimento
La cupola mafiosa di Catania, in carcere Grazia Santapaola, cugina di “Nitto”: gestiva gli affari dei clan
La donna viene descritta dagli inquirenti non più come semplice figura familiare ma come associata di rilievo
I carabinieri del Ros hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Grazia Santapaola, emessa dal gip di Catania su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Alla donna è contestata l’associazione mafiosa. Grazia è la cugina di Benedetto Santapola, detto “Nitto”, lo storico capo della cupola mafiosa nel catanese.
Le accuse
L’indagine, condotta dalla Sezione Anticrimine dei carabinieri di Catania e collegata anche al procedimento “Mercurio” eseguito lo scorso gennaio, attribuisce a Santapaola un ruolo di rilievo nella famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano. Grazia Santapaola è la moglie di Salvatore “Turi” Amato, indicato come responsabile del gruppo “Ottantapalmi”, la donna viene descritta non più come semplice figura familiare ma come un’associata operativa.
Chiara Colosimo: “Scenario inquietante”
Sull’operazione giudiziaria è intervenuta la presidente della commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo, di Fratelli d’Italia. “L’arresto di Grazia Santapaola, cugina del boss catanese Benedetto Santapaola, da parte dei carabinieri del Ros su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, dimostra quanto sia forte il legame di sangue all’interno delle organizzazioni mafiose”. “E che questo ruolo, oggi, sia svolto da una donna, evidenzia altresì quanto sia ‘preponderante’ e ritenuto affidabile il ruolo femminile all’interno del tessuto criminale. Questa evoluzione mafiosa stravolge equilibri e gerarchie che, come dimostra questo arresto, sempre più spesso vengono scalate da ‘mammasantissime’. Un ringraziamento particolare alla Procura di Catania e ai carabinieri del Ros che hanno permesso di svelare questo inquietante scenario”, conclude Colosimo.
Nitto Santapaola, il boss di Catania
87 anni, Benedetto Nitto Santapaola è stato considerato il capo della cupola catanese, la città dei “cavalieri del lavoro in odore di mafia”. Santapaola è ritenuto coinvolto nelle stragi che portarono agli omicidi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, dell’omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e il mandante dell’omicidio del giornalista Giuseppe Fava. Santapaola è ancora oggi recluso, in regime di 41 bis, al carcere milanese dell’Opera.