
Immigrazionismo pericoloso
Vicofaro, sgomberata la parrocchia di don Biancalani trasformata in un centro d’accoglienza: “Gravi condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza”
E’ stato disposto lo sgombero del centro di accoglienza per migranti all’interno del complesso parrocchiale di Santa Maria Maggiore a Vicofaro, a Pistoia, gestito da don Massimo Biancalani. La decisione è arrivata a seguito di un’ordinanza del sindaco Alessandro Tomasi, che ha recepito le valutazioni della Prefettura e dell’Asl in merito alle condizioni strutturali e igienico-sanitarie della struttura: definita “gravemente insalubre” e priva dei requisiti minimi di sicurezza e agibilità. Un’ ordinanza che non lascia spazio a dubbi: per colpa dell’immigrazionismo sfrenato targato don Massimo Biancalani, cala il sipario sull’ ex “paradiso” per migranti del prete che ha trasformato la sua canonica in un grande centro d’accoglienza. Che negli anni è stato teatro di risse, spaccio e pure stupri.
Don Biancalani, fallimento del “modello” Vicofaro
Da tempo i residenti del quartiere, riuniti in un comitato, chiedono interventi urgenti per ripristinare ordine e decoro. Nel febbraio scorso, infatti, sulla base di un servizio iniziato nell’agosto del 2024, la Questura di Pistoia aveva censito 139 persone ospiti di don Biancalani. Il Viminale, per sbrogliare il sovraffollamento, aveva attivato subito 70 posti in altri centri. Solo 29 immigrati, però, avevano accettato le nuove destinazioni. Non solo: undici di questi erano pure tornati indietro. La Prefettura aveva pure offerto alla Diocesi la possibilità di garantire, a chi lo volesse, il rimpatrio assistito nei Paesi d’origine. Risposta non pervenuta.
Vicofaro, la parroccchia di don Biancalani sarà sgomberata
Come si è arrivati allo sgombero? Durante un controllo condotto dalle forze dell’ordine, è stata rilevata la presenza di 176 persone a fronte di una capienza massima autorizzata di 70. Sono stati segnalati ambienti sovraffollati, carenze igieniche; situazioni di rischio per la presenza di bombole di gas in prossimità di impianti elettrici obsoleti; oltre a materiali accatastati in maniera disordinata; come biciclette, monopattini, letti di fortuna e indumenti. Il comitato dei residenti del quartiere ha lamentato episodi di degrado, tensioni sociali e mancanza di rispetto delle regole di convivenza. La questione sanitaria è tornata al centro dell’attenzione anche in seguito a una segnalazione relativa a un caso sospetto di tubercolosi. Il vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli in una lettera aperta, ne3l febbraio scorso, pur difendendo l’accoglienza, sul caso specifico aveva definiti altamente “rischiosa” quella messa in atto da don Biancalani.
Don Biancalani, il centro per miogranti andato fuori controllo
Il sacerdote, noto per il suo immigrazionismo e per le polemiche sorte negli anni con esponenti del centrodestra ha sempre respinto le accuse, nonostante l’evidenza. E’ dal 2017 che le tensioni tra il sacerdote e il mondo politico sono iniziate: dopo la pubblicazione di una fotografia che lo ritraeva in piscina con alcuni migranti. “Accogliere è un dovere” si è sempre difeso. Certo, ma anche il rispetto delle regole lo è. E nel corso degli anni sono stati registrati episodi di spaccio di droga, accoltellamenti e refurtiva di rapine.
L’ultimo episodio risale a fine febbraio, quando un ospite della comunità di Vicofaro – un nigeriano – nel corso di una lite ha colpito con un coltello alla gola un trentunenne del Gambia. Un “litigio per futili motivi” secondo don Biancalani, ma i protagonisti della vicenda erano stati denunciati per rissa pochi giorni prima. Sarà la parola fine di un centro d’accoglienza fuori controllo, fuori dalle regole “sfuggito” ai radar della sinistra.
I preti devono dire messa, proclamare la Parola di Dio e praticare la carità.
Il resto è politica pura e cruda.
Biancalani e la parrocchia della comunità di
Vicofaro, gestita dal don in modo spregiudicato come una sorta di centro di accoglienza , senza regole e in pieno conflitto con la popolazione, coperto e coccolato da alti vertici della chiesa e dal Pd.
Una sorta di centro sociale “benedetto” fatto di immigrati irregolari o comunque di persone di colore che vivevano in piena anarchia, ed era noto a tutti che un luogo religioso , ormai era una sorta di ricovero per spacciatori e violenti!
La fine di un “fenomeno” fallimentare come i tanti altri simili, “benedetti” dai vari don e dal Pd, finiti sempre e comunque miserabilmente , gestiti sempre con mentalità e pensiero ideologizzato , indottrinati e intrisi di preconcetti ,
con lo sgombero della parrocchia di don Biancalani (sottratta alla comunità) trasformata in un centro d’accoglienza: sono emerse , non solo emergenze di carattere delinquenziale, ma anche emergenze gravissime del tipo igienico-sanitarie !
Con il don di Vicofaro cade un altro mito negativo dell’accoglienza indiscriminata e incontrollata della sinistra anti italiana e contro i lavoratori italiani che
oggi per colpa loro si trovano a confrontarsi nel campo lavorativo con persone che pur di lavorare accettano di tutto e a qualsiasi costo , anche il caporalato!