La cattedrale di Palermo affollata per l’ultimo saluto a Totò Schillaci, uno dei figli più prestigiosi della città di Federico II. Migliaia le persone accorse per la cerimonia religiosa, officiata dall’Arcivescovo Lorefice, in onore del campione siculo, l’eroe delle “notti magiche”, morto a soli 59 anni per un tumore.
Totò Schillaci e Don Puglisi
‘Totò Schillaci è rimasto uno di noi, semplice, umile. Per tutta la sua esistenza terrena ha fatto memoria delle sue origini e ha pensato alla sua vita come un dono per liberare i nostri giovani da chi ancora oggi li vuole schiavi. È stato in mezzo ai ragazzi e io lo voglio ringraziare per questa sua grande opera: stare nella strada con i giovani, un corpo donato perché loro potessero avere una vita libera”. A dirlo è stato l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, prima impartire la benedizione al feretro del calciatore al termine dei funerali in Cattedrale a Palermo. ”Anche Totò Schillaci come don Puglisi ci dice che se ognuno fa qualcosa questa città la possiamo cambiare. La dobbiamo cambiare”, ha concluso il presule. Parole a cui è seguito un lungo applauso.
“Adesso giochi in Paradiso”
“Sinora, caro Totò, avevi giocato soltanto il primo tempo della tua vita, breve, quasi da tempi supplementari, di 59 anni. E se è vero che non hai segnato il gol della vittoria su questa terra per liberarti dalla malattia, nel secondo tempo, che è durato un istante, quello della morte, nel fischio finale, come deve essere per ogni credente, lì hai giocato la partita più bella della tua vita, hai fatto il passaggio più bello della tua vita, un passaggio non con giocatori altrettanto bravi come te, ma con il numero uno, Gesù, e hai realizzato il passaggio alla vita eterna”. È uno dei passaggi dell’omelia di monsignor Filippo Sarullo, parroco della cattedrale palermitana.
Gravina e Matarrese in prima fila
Nelle prime file, in chiesa, c’erano il presidente della Figc Gabriele Gravina, l’ex presidente della federazione, Antonio Matarrese, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e il presidente del Palermo calcio Dario Mirri, che guidava la delegazione della società con. Presenti alcuni calciatori del Palermo, Francesco Di Mariano, nipote di Schillaci, Matteo Brunori e Jacopo Segre insieme al direttore sportivo Morgan De Sanctis e al vice Giulio Migliaccio e a una rappresentanza delle giovanili.
L’ingresso in chiesa e l’ovazione dei tifosi per Totò Schillaci
L’ingresso del feretro in chiesa è stato accompagnato da cori (‘Totò sempre nel cuore’ e ‘Totogol’) e da una lunga serie di applausi. Fuori inoltre si sono radunati i tifosi del Palermo che hanno esposto uno striscione con la scritta ‘Totò figlio di Palermo’. Sul feretro inoltre sono state appoggiate maglie e sciarpe delle squadre in cui ha militato l’ex attaccante, compresa una maglietta della nazionale italiana.