Sinistra addio, Calenda e Renzi lanciano il partito unico dei liberali. E sognano la doppia cifra

14 Gen 2023 15:35 - di Stefania Campitelli

Un’assemblea costituente per la nascita del partito unico dei liberali in vista delle prossime elezioni europee de 2024. Finalmente, dopo tanto peregrinare, il duo Calenda-Renzi avrebbe deciso cosa fare da grande. La fondazione di un movimento liberale. La fatidica terza via oltre la destra e la sinistra, che non ha mai attecchito. Un “centrino” come ago della bilancia, un po’ di qua un po’ di là a seconda della convenienza.

Calenda lancia il partito unico dei liberali

È l’ultima proposta sfoderata dal leader di Azione dal palco dell’evento “L’unità dei liberaldemocratici” a Milano. In mattinata il leader di Italia viva lo aveva preceduto. Pronto a dare vita – dice baldanzoso – alla seconda delegazione di Renew Europe al Parlamento europeo. “Questo progetto sarà fatto così – spiega Calenda – prima di tutto si aprirà ad associazioni e personalità. Per scrivere un manifesto di valori e di obiettivi politici. Poi, nel periodo che va da fine congresso Pd e fine delle regionali, diciamo marzo-aprile, dovremo fare una assemblea costituente. Dove ci sia spazio per forze politiche, uno per movimenti culturali, uno per le singole personalità. Uno per correnti minoritarie”.

Un polo di centro come ago della bilancia

Il dado è tratto. Obiettivo: marcare sempre di più la distanza con la sinistra, quale che sarà il timoniere. “L’assemblea si terrà a giugno o a settembre, prima delle elezioni europee, se Renzi conferma che va bene”. Va da sé – come si dice sempre in casi come questi – il partito unico non sarà la somma di Italia Viva e Azione. “Ma un progetto aperto alle forze riformiste di centrosinistra e centrodestra”. Renzi sogna in grande. “Il nostro lavoro è chiaro che porterà al partito unico. Arriviamoci alle elezioni europee del 2024 determinati ad essere oltre la doppia cifra. Sarei felice che ci fosse +Europa, le sgradevolezze ricevute le mettiamo da parte”. Ma alle politiche è stato un flop: la meta del 10% è rimasta lettera morta

Renzi: raddoppieremo i voti delle politiche

“C’è spazio anche per un pezzo di mondo popolare che sta stretto sia a destra sia a sinistra”, dice l’ex premier ed ex segretario del Pd. “Toccherà a noi  perché non c’è alternativa con la sinistra e con i grillini. Arriveremo alla conferenza senza farci prendere dalla ‘Piddite’ delle regole”, aggiunge Renzi pensando “con calma” a due step: il primo nel 2024, il secondo nel 2027. Finora le previsioni si sono infrante sui numeri veri e le urne non hanno premiato le fatiche dei due.

Il rottamatore punzecchia il Pd: sono scandalosi

Intanto Renzi continua a punzecchiare destra e sinistra. La luna di miele del governo con gli italiani è finita, sentenzia il rottamatore.  Mentre a sinistra non perde occasione per mettere al tappeto il Nazareno. “Lo scandalo del Qatargate è un fatto scandaloso. Ed è difficile avere dubbi quando uno va via con 600mila euro nel trolley. A me colpisce che Antonio Panzeri era uno di quelli andati via dal Pd contro di me. Dicendo che non avevo valori e ideali. Mi attaccava per le mie conferenze, io non ho mai avuto rapporti con lui. Se non conflittuali”.

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