La Germania non sblocca l’invio all’Ucraina dei “Leopard”: veloci e blindati, i tank possono decidere la guerra

20 Gen 2023 16:35 - di Robert Perdicchi

I tank Leopard di fabbricazione tedesca sono l’arma “non segreta” che l’Ucraina attende per poter ribattere le offensive russe e secondo alcuni strateghi potrebbero risultare decisive per vincere la guerra. Ma Olaf Scholz, il cancelliere tedesco, darà finalmente il via libera alla fornitura all’Ucraina di tank Leopard di fabbricazione tedesca? Mentre oggi gli alleati si incontrano nella base americana di Ramstein in Germania per coordinare l’aiuto militare all’Ucraina, tutti gli occhi sono puntati sul cancelliere tedesco. E diversi osservatori ritengono che il via libera scatterà solo se gli Stati Uniti invieranno i loro carri armati Abrams.

Il Pentagono rimane tuttavia restio, perché non ritiene i suoi tank particolarmente adatti. “Gli Abrams sono un equipaggiamento molto complicato. Sono costosi. L’addestramento al loro uso è difficile. hanno un motore a reazione”, ha detto uno dei principali consiglieri di sicurezza del Pentagono, Colin Kahl. Secondo una fonte del governo di Berlino citata dalla Bbc, le notizia di uno stallo in materia fra Stati Uniti e Germania sono esagerate. Tuttavia, scrive l’emittente, la vicenda preoccupa gli alleati, mentre aumentano le pressioni su Scholz.

I Leopard e le incertezze della Germania: a cosa servirebbero i tank tedeschi

Vi è un consenso sempre più ampio sul fatto che la fornitura di tank occidentali sarà cruciale per i prossimi mesi, in previsione della nuova offensiva russa attesa entro la primavera. Finora solo Londra si è impegnata in questo senso, mentre Francia, Germania e Stati Uniti hanno inviato veicoli corazzati. Polonia e Finlandia si dicono pronte a inviare i loro Leopard, ma per farlo devono avere il permesso di Berlino che glieli ha venduti. Leopard 2, prodotto dai tedeschi di Krauss-Maffei Wegman, un cosiddetto «Main Battle Tank», ovvero un carro multiruolo più pesante rispetto a blindati su ruote, ma abbastanza performante da essere impiegato in diversi scenari operativi

. Il Leopard sarebbe molto adatto alla battagllia in Ucraina. Nella sua versione A7V raggiunge una velocità di sessantotto chilometri all’ora, un’autonomia di trecento chilometri ed è equipaggiato con un cannone da centoventi millimetri.

La paura di un’escalation della guerra

A ritardare la decisione di Scholz, come già avvenuto in passato per altre forniture di armi all’Ucraina, è il timore di provocare un’escalation nella guerra. La sua linea prudente è condivisa dall’opinione pubblica tedesca ed è anche per questo motivo che Scholz vuole che il via libera ai Leopard avvenga nell’ambito di una decisione condivisa con gli altri alleati, con i quali condividerne la responsabilità. Secondo i sondaggi, solo il 25% dei tedeschi ritiene che Berlino non mandi abbastanza armi all’Ucraina, il 26% pensa ne siano state mandate troppe e il 41% è soddisfatto dell’attuale livello. Berlino, oggi, ha fatto sapere comunque che l’eventuale consegna all’Ucraina dei carri armati Leopard 2 di produzione tedesca non è legata alla fornitura da parte statunitense dei carri armati M1 Abrams. Lo ha chiarito un portavoce del governo di Berlino, Steffen Hebestreit, mentre la Germania resta oggetto delle pressioni di Kiev e di alcuni alleati perché prenda una decisione in merito. “In alcun momento – ha sottolineato il portavoce – c’è stato un legamento o una richiesta che una delle due cose debba avvenire perché l’altra possa succedere”. Hebestreit ha fatto presente di “ritenere difficile immaginare un cancelliere tedesco dettare condizioni o fare richieste a un presidente americano“.

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