Il formidabile discorso del blogger Kisin agli studenti di Oxford contro la cultura woke: da incorniciare (video)

23 Gen 2023 16:09 - di Vittoria Belmonte
Kisin

E’ diventato virale in tutto il mondo l’intervento dell’autore satirico e blogger Konstantin Kisin alla Oxford Union di qualche giorno fa. Con esempi concreti e senza timore di contraddire i canoni del politicamente corretto Kisin ha demolito il pensiero woke e il culto di Greta Thunberg. Suscitando a volte ilarità a volte applausi ha anche spiegato che la narrazione sul cambiamento climatico ha alcuni punti da chiarire e lui non si è certo tirato indietro rispetto a questa esigenza.

Il suo discorso ha avuto enorme risonanza per la brillantezza dell’argomentazione e per la capacità di arrivare a chiunque. “Mi rivolgo – ha detto Kisin secondo la traduzione che circola su twitter – a quelli di voi che sono woke, che sono razionali. Una minoranza, lo ammetto, perché uno dei cardini della wokeness è che i vostri sentimenti contano più della verità”. Tuttavia, ha aggiunto, “credo che vi sia tra voi qualcuno che è aperto ad argomentazioni razionali, credo in voi”. “Ci viene detto – ha continuato Kisn – che la vostra generazione è preoccupata soprattutto di un argomento, il cambiamento climatico. Ci viene detto che molti di voi soffrono di ansia per il clima, che desiderate salvare il pianeta. E per questa sera – ha ironizzato – mi unirò a voi nell’adorazione di Santa Greta del cambiamento climatico”.

“Accettiamo tutti il fatto che stiamo vivendo un’emergenza climatica – ha detto Kisin – che le nostre scorte di orsi polari si vanno esaurendo. E che cosa dobbiamo fare allora per questo grande problema che affligge l’umanità? Cosa possiamo fare noi in Gran Bretagna? Possiamo fare solo una cosa e sapete perché? Questo paese è responsabile del 2% delle emissioni globali di carbonio. Il che significa che se la Gran Bretagna sprofondasse nel mare proprio ora non farebbe assolutamente nessuna differenza per il problema del cambiamento climatico. Il futuro del clima sarà deciso in Asia e in America latina, da gente povera, cui non importa nulla di salvare il pianeta”.

 

“Un terzo di tutti i bambini poveri del mondo vive in India – ha continuato – muoiono di fame e di malattie che si possono prevenire. Ora, circa 15 mesi fa mia moglie è rimasta incinta. Non io, perché siamo della vecchia scuola. Per nove mesi abbiamo parlato di come sarebbe stato il bambino, di cosa avrebbe fatto da grande, abbiamo guardato le ecografie e i video su youtube sull’aspetto del feto a nove mesi. E alla fine è nato ed è un fagottino di gioia. E’ più carino di circa l’80 per cento dei cuccioli. Ore se voi mi diceste che ho una scelta. O mio figlio rischia seriamente di morire di fame o di una malattia prevenibile nel prossimo anno oppure posso premere un pulsante e lui vivrà, andrà a scuola, porterà a casa la sua prima ragazza, andrà all’università e si prenderà la laurea e diventerà un woke-idiota. E poi troverà un lavoro e si sposerà e avrà dei figli e diventerà un uomo. E tutto ciò che devo fare è premere questo pulsante e per ogni giorno di vita di mio figlio un gigantesco pennacchio di Co2 verrà rilasciato nell’atmosfera. Lasciate che vi dica una cosa: non c’è genitore al mondo che non premerebbe quel pulsante fino a farsi sanguinare la mano. Non riuscirete a far sì che queste persone rimangano povere. Non riuscirete a far sì che non vogliano diventare più  ricche”.

“E quindi mi rivolgo a voi, signore e signori, c’è solo una cosa che possiamo fare in questo Paese per fermare il cambiamento climatico. E questa cosa è fare progressi scientifici e tecnologici che creeranno un’energia pulita, che non sia solo pulita ma anche economia. E la sola cosa che la wokeness offre in cambio è fare il lavaggio del cervello a giovani come voi affinché crediate di essere vittime, crediate di non avere possibilità di azione, crediate che ciò che dovete fare per migliorare il mondo è lamentarsi, è protestare, è gettare zuppe sui quadri. Ma noi sappiamo che il modo per migliorare il mondo è lavorare, creare, costruire. Il problema con la cultura woke  è che ha indottrinato giovani menti come le vostre a dimenticarsi di questo. Vi ringrazio”.

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