Crisanti lascia l’università per l’inchiesta sui tamponi. Zaia intercettato: “Stiamo per portarlo allo schianto”

2 Gen 2023 18:44 - di Redazione
Crisanti

Andrea Crisanti si è dimesso dall’Università di Padova. Il microbiologo eletto con il Partito democratico in Senato alle ultime elezioni sabato 31 dicembre ha preso la decisione delle dimissioni che sarebbero legate all’indagine sui tamponi rapidi della Procura di Padova.

L’intercettazione di Zaia su Crisanti

In relazione a questa indagine c’è stata la diffusione di alcune intercettazioni telefoniche che riguardano proprio Crisanti. Si tratta di colloqui telefonici del presidente del Veneto Luca Zaia che saranno riportate nella trasmissione Report di questa sera, 2 gennaio, nei quali il governatore dice: «Stiamo per portarlo allo schianto».

“Lascio l’università di Padova – ha detto Crisanti all’AdnKronos – La decisione è dovuta al fatto che, se gli avvocati identificheranno delle responsabilità di carattere penale, sulle quali nel caso ho tutta l’intenzione di andare a fondo, non voglio mettere in imbarazzo l’ateneo che fra le altre cose si trova anche in una situazione di collaborazione istituzionale con la Regione Veneto”.

La puntata di Report sull’inchiesta sui tamponi rapidi in Veneto

La puntata di Report parlerà dell’inchiesta sui test rapidi che vede indagati dalla Procura di Padova l’ex direttore del laboratorio di microbiologia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, Roberto Rigoli, e l’ex dg di Azienda Zero, Patrizia Simionato. Entrambi devono rispondere di falso ideologico e di “turbata libertà di scelta del contraente”. L’inchiesta (lo scorso 13 dicembre si è svolta l’udienza preliminare) – come scrive il sito Padova Oggi – “sarebbe partita dalle dichiarazioni del professor Andrea Crisanti sulla presunta scarsa affidabilità dei test antigenici Abott acquistati dalla Regione nell’estate 2020, tra la prima e la seconda ondata: il loro acquisto venne avallato proprio da Rigoli oltre che dalla stessa Simionato e secondo l’ormai ex professore dell’Università di Padova l’affidabilità dei tamponi rapidi era scarso”.

Crisanti accusa Zaia: campagna di diffamazione contro di me

Crisanti, in una intervista a Corriere.it, accusa Zaia di essere “l’orchestratore di una campagna di diffamazione e discredito nei mie confronti, nonostante io abbia lavorato per la Regione e abbia preso posizioni decise proprio per salvaguardare la Regione stessa e soprattutto i pazienti e i cittadini del Veneto”.

Perché Zaia ha detto quella frase su Crisanti

Zaia avrebbe pronunciato quelle parole su Crisanti in relazione – come spiega il Corriere.it – all’esposto depositato in quei giorni alla Procura di Padova (era la primavera del 2021) dal direttore generale di Azienda Zero, Roberto Toniolo, contro Crisanti.  La sua colpa era stata di «diffamare la Regione» sostenendo l’inttendibilità dei tamponi rapidi, «che nel 30% dei casi fornivano esiti errati». Quello che fa arrabbiare Zaia in quella telefonata è la decisione di Toniolo di trasformare la denuncia in un semplice esposto.

 

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