Arrestato il superboss Matteo Messina Denaro. Meloni: grande vittoria dello Stato contro la mafia

16 Gen 2023 9:56 - di Redazione
Messina Denaro

Il boss mafioso Matteo Messina Denaro è stato arrestato mentre era in day hospital alla clinica Maddalena di Palermo.

“Oggi i carabinieri del Ros, del Gis e dei comandi territoriali della Legione Sicilia – ha detto il comandante dei carabinieri del Ros, Pasquale Angelosanto – nell’ambito delle indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Palermo, hanno arrestato il latitante Matteo Messina Denaro all’interno di una struttura sanitaria dove si era recato per sottoporsi a delle terapie cliniche”.

Era latitante dal 1993

Figlio del vecchio capomafia di Castelvetrano (Tp) Ciccio, storico alleato dei corleonesi di Totò Riina, Matteo Messina Denaro era latitante dall’estate del 1993, quando in una lettera scritta alla fidanzata dell’epoca, Angela, dopo le stragi mafiose di Roma, Milano e Firenze, preannunciò l’inizio della sua vita da Primula Rossa.

Condannato all’ergastolo per decine di omicidi

Il capomafia trapanese – ricorda Ansa.it – “è stato condannato all’ergastolo per decine di omicidi, tra i quali quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito strangolato e sciolto nell’acido dopo quasi due anni di prigionia, per le stragi del ’92, costate la vita ai giudici Falcone e Borsellino, e per gli attentati del ’93 a Milano, Firenze e Roma”. Messina Denaro era l’ultimo boss mafioso di “prima grandezza” ancora ricercato. Per il suo arresto, negli anni, sono stati impegnati centinaia di uomini delle forze dell’ordine.

Meloni: vince lo Stato, lotta senza tregua alla criminalità mafiosa

“Una grande vittoria dello Stato che dimostra di non arrendersi di fronte alla mafia”, così il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni commenta la notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro. “All’indomani dell’anniversario dell’arresto di Totò Riina, un altro capo della criminalità organizzata viene assicurato alla giustizia. I miei più vivi ringraziamenti, assieme a quelli di tutto il governo, vanno alle forze di polizia, e in particolare al Ros dei Carabinieri, alla Procura nazionale antimafia e alla Procura di Palermo per la cattura dell’esponente più significativo della criminalità mafiosa. Il governo – prosegue il presidente Meloni – assicura che la lotta alla criminalità mafiosa proseguirà senza tregua, come dimostra il fatto che il primo provvedimento di questo esecutivo – la difesa del carcere ostativo – ha riguardato proprio questa materia”.

 

 

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