Sangue ad Agrigento, marito e moglie uccisi, trucidati a colpi di mannaia: nella notte il figlio confessa

14 Dic 2022 10:55 - di Greta Paolucci
marito e moglie uccisi

La tragedia rivela la sua portata di orrore e di violenza nella piccola frazione agrigentina di Racalmuto: è stata la figlia a trovare i suoi genitori uccisi, i coniugi Giuseppe Sedita, 66 anni, e Rosa Sardo, 62, rinvenuti sul pavimento della loro abitazione, tra il soggiorno e la cucina, al terzo piano di un complesso di abitazioni popolari in contrada Stazione. I loro corpi riversi in una pozza di sangue. Abbracciati per gli ultimi istanti della loro vita, finita in quella che avrebbe dovuto essere una serata di festa. L’uomo avrebbe festeggiato proprio ieri sera il pensionamento da operaio della forestale, con una cena insieme ad amici e familiari. E invece tutto è finito nel peggiore dei modi. Le vite dei due coniugi strappate a colpi di mannaia.

Agrigento, marito e moglie uccisi, trovati in casa in un lago di sangue

I loro corpi trucidati. E a poca distanza dai cadaveri l’arma da taglio, che i carabinieri hanno trovato e che potrebbe essere stata lo strumento del massacro.  E chi lo ha compiuto – spiega Today.it – «era preda di una furia inaudita perché anche le mura e il tetto pare che fossero ricoperti di schizzi e macchie di sangue». Nella notte, poi dopo sopralluoghi e accertamenti, testimonianze e riscontri, il pm di turno Gloria Andreoli, e il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, hanno firmato il fermo di indiziato di delitto. A cui seguirà oggi la richiesta al Gip di Agrigento della convalida del fermo per il duplice omicidio: e sulle carte c’è il nome di Salvatore Sedita, l’altro figlio 34enne della coppia.

Sotto interrogatorio, nella notte il figlio confessa il duplice delitto

I militari lo hanno intercettato mentre girovagava, a piedi, per le vie del paese. Indossava abiti puliti, nessuna macchia di sangue. In compenso in caserma, dove ha trascorso la notte sotto interrogatorio, avrebbe affastellato frasi senza senso. Dicendo e ripetendo – come riferisce sempre il sito di Today.it – che «quelli non erano i suoi veri genitori». Di «vedere fantasmi» e «strane presenze». E di «fare uso di droga, di crack» in particolare. Poi, nel corso della sua controversa testimonianza, ha ammesso di essere stato lui. Attualmente, l’uomo è ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Agrigento. La Procura cittadina, intanto, ha disposto sull’uomo degli accertamenti psichiatrici.

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi