Recita di Natale senza la Natività, Antoniozzi: «Assurdo, offesa la nostra identità»

21 Dic 2022 17:12 - di Milena Desanctis
Antoniozzi

Monta la polemica per la recita di Natale senza la Natività ad Isernia. «Siamo all’assurdo. Offesa la nostra identità. Le insegnanti della scuola Trapaglia di Isernia che hanno cancellato la recita della Natività e il presepe con la scusa di non offendere cinque bambini musulmani sono il prototipo dell’impudicizia di un laicismo stupido, che serve solo ad annullare la nostra identità». Lo afferma il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Alfredo Antoniozzi.

Antoniozzi: «Laicismo becero»

«Mi chiedo se non vorranno anche bruciare la meravigliosa poesia di Gozzano sulla Natività – continua Antoniozzi – e oscurare tutte le chiese molisane e i luoghi in cui si ricorda e si festeggia la nascita di Gesù. Siamo dinanzi a un episodio di relativismo – aggiunge ancora Antoniozzi – che non ha proprio nulla a che fare con gli strumenti di integrazione, che sono ben altri. I cinque bambini di origine musulmana – prosegue Antoniozzi – saranno censurati durante il Ramadan? Le signore insegnanti lo sanno che con queste soluzioni di laicismo becero privano i bambini di un momento di grande gioia? Mi auguro che qualcuno risponda a queste domande».

La reazione del parroco: scelta “alquanto discutibile”

Cosa è accaduto. Come riporta Tgcom24.it, le telecamere di Zona Bianca sono andate nel borgo molisano al centro delle polemiche tra il parroco e le insegnanti della scuola elementare dopo la decisione di rimuovere il simbolo cristiano dalla recita scolastica per non offendere la sensibilità delle famiglie dei cinque alunni di fede musulmana. Sulla vicenda, come riporta sempre Tgcom24.it, in un post su Facebook Don Francesco Martino aveva definito la scelta “alquanto discutibile”: «Tutti i simboli del Natale sono cristiani. Come io rispetto le tradizioni islamiche, così loro devono rispettare le mie».

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