Ursula von der Leyen: «Tribunale speciale per gli orrendi crimini commessi dalla Russia»

30 Nov 2022 10:22 - di Emanuele Valci
von der leyen

La Ue lavorerà per creare un tribunale speciale per i «crimini commessi dalla Russia» in Ucraina. E creerà «a breve termine» una struttura che gestisca i 319 miliardi di fondi congelati in Europa alla banca centrale e agli “oligarchi” russi, per gestirli e usare i “proventi” per contribuire a compensare i danni provocati dall’aggressione russa. Lo annuncia la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, via social.

Ursula von der Leyen: devastazioni e sofferenze indicibili

«L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia»,  afferma, «ha portato morte, devastazione e sofferenze indicibili. Tutti ricordiamo gli orrori di Bucha. Si stima che finora siano stati uccisi più di 20mila civili e più di 100mila militari ucraini. La Russia deve pagare per i suoi orribili crimini, inclusa l’aggressione contro uno Stato sovrano. Ed è per questo che, pur continuando a sostenere la Corte penale internazionale, proponiamo di istituire un tribunale specializzato, sostenuto dalle Nazioni Unite. Bisogna indagare e perseguire i crimine di aggressione della Russia».

Il danno subito dall’Ucraina è stimato in 600 miliardi di euro

«Siamo pronti a iniziare a lavorare con la comunità internazionale per ottenere il più ampio sostegno internazionale possibile per questo tribunale specializzato», aggiunge. La Russia, dice ancora von der Leyen, «deve anche pagare finanziariamente per la devastazione che ha provocato. Il danno subito dall’Ucraina è stimato in 600 miliardi di euro. La Russia e i suoi oligarchi devono risarcire l’Ucraina per il danno e coprire i costi per ricostruire il Paese. Abbiamo i mezzi per farli pagare. Noi abbiamo bloccato 300 miliardi di euro di riserve della banca centrale russa e abbiamo congelato 19 miliardi di euro, soldi degli oligarchi russi».

Von der Leyen: «Lavoreremo per un accordo internazionale con i nostri partner»

«A breve termine», ha specificato, «potremmo creare con i nostri partner una struttura per gestire questi fondi e investirli. Useremmo quindi i proventi per l’Ucraina e, una volta revocate le sanzioni, questi fondi dovrebbero essere utilizzati in modo che la Russia paghi il pieno risarcimento per i danni causati all’Ucraina.

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