Ucraina, la Russia rientra nell’accordo sul grano: «Garanzie sufficienti». Erdogan esulta

2 Nov 2022 13:22 - di Redazione
Russia

La Russia ha deciso di rientrare nell’accordo sull’esportazione di grano e altri cereali raggiunto lo scorso 22 luglio a Istanbul con la mediazione di Onu e Turchia. Lo ha reso noto il ministero della Difesa, secondo cui la «Federazione russa considera sufficienti le garanzie finora ricevute e riprende l’applicazione dell’accordo». La notizia del ritorno di Mosca nei termini dell’intesa siglata quattro mesi fa ha subito riscontrato il plauso di Tayyip Erdogan. Il leader turco si è intestato la paternità dell’operazione collegandola all’incontro da lui avuto con il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu nonché al colloquio telefonico intercorso tra lui e Vladimir Putin.

Riprenderà l’esportazione di cereale

«L’accordo per la transizione di navi cariche di cereali nel Mar Nero – ha annunciato Erdogan al parlamento di Ankaracontinuerà com’era prima della decisione della Russia di ritirarsi quattro giorni fa». Significa che l’accordo darà priorità alle spedizioni verso le nazioni africane, tra cui Somalia, Gibuti e Sudan. Una scelta in linea con le preoccupazioni della Russia secondo cui la maggior parte del grano avrebbe raggiunto le nazioni più ricche, in particolare quelle europee.

La Zakharova: «Russia disponibile a dialogo con Kiev»

Nel frattempo, sul fronte della guerra contro l’Ucraina appare degna di nota una dichiarazione di Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri russo Lavrov. «La porta per i colloqui con Kiev – ha detto in conferenza stampa – è sempre aperta, dalla parte di Mosca». La portavoce ha poi sottolineato che la Russia è sempre pronta ad avviare un processo negoziale. «Siamo sempre aperti a qualsiasi tipo di trattativa, a qualsiasi contatto, non chiudiamo mai la porta – ha puntualizzato la Zacharova -. I nostri esperti mantengono sempre un dialogo anche nelle situazioni più difficili con tutti coloro che ne esprimono il desiderio e l’intenzione. Allo stesso tempo – ha concluso – , ci affidiamo ancora una volta alla situazione sul campo, agli obiettivi e agli interessi nazionali».

 

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