Donetsk, due preti cattolici arrestati dai russi. I vescovi: «Accusati perché fedeli a Dio e Chiesa»

28 Nov 2022 19:41 - di Redazione
preti arrestati

Due preti cattolici sono stati arrestati dalle milizie russe nella città portuale di Berdyansk, nel Donetsk. Ne ha dato notizia la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs), esprimendo «profonda costernazione» per l’arresto dei padri redentoristi, che prestavano assistenza pastorale alle parrocchie greco-cattoliche e cattoliche di rito latino e sono tra i pochi rimasti nei territori occupati dell’Ucraina. Un comunicato ufficiale inviato ad Acs a firma di monsignor Stepan Meniok, vescovo dell’Esarcato di Donetsk, della Chiesa greco-cattolica ucraina, sottolinea come la detenzione sia «infondata e illegale».

Due preti cattolici arrestati dalle milizie russe nel Donetsk

Padre Ivan Levitskyi, parroco della chiesa della Natività della Vergine Maria nella città di Berdyansk, e padre Bohdan Heleta, cappellano della stessa chiesa, secondo quanto denunciato, sono stati incarcerati in un centro di custodia cautelare a Berdyansk dall’amministrazione russa con l’accusa di aver preparato un atto terroristico: secondo quanto emerso dai media locali, le milizie russe hanno affermato di aver trovato esplosivi nel corso delle perquisizioni della chiesa e della canonica. Un’accusa «falsa», nell’ambito di «una manovra organizzata per fini propagandistici», ha chiarito il comunicato della Chiesa greco-cattolica ucraina.

I vescovi: «Accuse false: i sacerdoti già arrestati al momento delle perquisizioni»

I vescovi hanno quindi ricordato che i due sacerdoti svolgono «il loro ministero sacerdotale» da oltre tre anni nella parrocchia locale, «annunciando la Parola di Dio, che è pace per ogni persona». Inoltre, «al momento della perquisizione nella chiesa e nell’adiacente casa parrocchiale e nei locali della parrocchia, entrambi i sacerdoti erano già stati arrestati, cioè non potevano controllare in alcun modo né questi locali e né le azioni della Guardia nazionale russa. Non possono pertanto assumersi alcuna responsabilità per le presunte armi e munizioni trovate in essi. I sacerdoti sono accusati solo per la loro fedeltà a Dio e alla Chiesa».

I sacerdoti «accusati solo per la fedeltà a Dio e alla Chiesa»

«Chiediamo che le informazioni siano ampiamente diffuse, al fine di liberare i cappellani detenuti. Facciamo appello alle autorità e a tutte le persone di buona volontà affinché si uniscano alla causa della liberazione dei sacerdoti, oltre che ad aumentare la preghiera», ha concluso il vescovo dell’Esarcato di Donetsk, mentre sul sito di Aiuto alla Chiesa che soffre si legge che l’organizzazione segue con grande preoccupazione «questi tristi avvenimenti, viste le ripetute notizie sul disprezzo dei principi fondamentali dei diritti umani da parte dei servizi speciali russi, cioè quelli che hanno arrestato i religiosi».

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