Manovra, arriva una nuova bozza. Per il sisma a Ischia 2017 fondi e proroga del commissario

28 Nov 2022 13:11 - di Fortunata Cerri
Manovra

Manovra. Arriva la nuova bozza della legge di bilancio che conta 16 titoli 156 articoli dalle misure per fronteggiare il caro energia a quelle sul fisco.

Foti (FdI): «Le nostre battaglie storiche diventano misure concrete»

«La manovra del governo Meloni – dice al Tgcom24 il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti – da un lato è prudente perché non fa saltare i conti pubblici. Allo stesso tempo è una coraggiosa legge di bilancio di destra-centro come voluto dagli elettori. Due battaglie storiche di Fratelli d’Italia, come l’abolizione dell’Imu per le case occupate o l’assegno unico familiare più alto per chi ha figli fino a tre anni, sono diventate misure concrete. La fase del dialogo è sempre positiva perché permette di realizzare uno degli obiettivi della politica che appunto è il confronto e non lo scontro: se dall’opposizione arrivano idee buone non ci sono remore da parte di una maggioranza che ha a cuore gli interessi dell’Italia».

Bozza manovra, per sisma Ischia 2017 prorogata a fine 2023 gestione straordinaria

Come riporta l’Adnkronos, la nuova bozza della manovra prevede la proroga al 31 dicembre 2023 della gestione straordinaria finalizzata all’attuazione delle misure conseguenti agli eventi sismici che hanno interessato l’area di Ischia nel anno 2017. Viene autorizzata, per l’anno 2023, la spesa di euro 4.900.000, di cui: 1.400.000 euro per le spese di funzionamento della struttura commissariale; 1.800.000 euro per assicurare la proroga della convenzione con Invitalia prevista dall’articolo 18, comma 5, del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109 per l’intera annualità 2023; 1.000.000 euro per i rimborsi della Tari non riscossa dai Comuni; 700.000 euro per garantire l’operatività degli uffici amministrativi addetti alla ricostruzione, dei comuni di Forio, di Lacco Ameno e di Casamicciola Terme, attraverso il mantenimento di 14 unità di persona.

Terremoto 2017, sospensione del pagamento delle rate dei mutui

Nella nuova bozza si legge anche che viene esteso, per l’anno 2023, in favore dei comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno dell’Isola di Ischia colpiti dal terremoto del 2017, la sospensione del pagamento delle rate dei mutui per gli immobili inagibili o distrutti, relativi ad attività economiche e produttive, nonché per i soggetti privati per i mutui relativi alla prima casa di abitazione, inagibile o distrutta, già prevista per i Comuni del Centro Italia colpiti dal sisma del 2016.

Le spese autorizzate

Viene autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per l’anno 2023, 30 milioni di euro per l’anno 2024, 50 milioni di euro per l’anno 2025, 80 milioni di euro per l’anno 2026 e 20 milioni di euro per l’anno 2027 ai fini del riconoscimento dei contributi per la ricostruzione privata, di cui all’articolo 20 del decreto-legge 2 settembre 2018, n. 109, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018, n. 130, e per la ricostruzione pubblica di cui all’articolo 26 del decreto-legge n. 109 del 2018.

La relazione del commissario straordinario per la Ricostruzione

Il commissario straordinario per la Ricostruzione nei territori dell’Isola di Ischia interessati dal sisma del 21 agosto 2017 ha effettuato nel corso del 2022 una ricognizione dei fabbisogni relativi alla ricostruzione post sisma 2017 per l’isola di Ischia. Dalle risultanze di questa ricognizione è emerso, allo stato dell’arte, un fabbisogno complessivo per oltre 1 miliardo di euro. E’ quanto si legge nella nuova relazione tecnica che accompagna la nuova bozza della manovra. Nel dettaglio, per la ricostruzione privata 609.599.586,19 euro; per la ricostruzione pubblica 126.524.252 euro; per ulteriori interventi (opere di mitigazione del dissesto idrogeologico e opere di urbanizzazione primaria e secondaria) 319.319.813,77.

Per il quinquennio 2023-2027 è stimato un fabbisogno inferiore a quello complessivo, pari a 190 milioni di euro complessivi per il periodo quinquennio 2023-2027, suddivisi in 10 milioni di euro per l’anno 2023, 30 milioni di euro per l’anno 2024, 50 milioni di euro per l’anno 2025, 80 milioni di euro per l’anno 2026 e 20 milioni di euro per l’anno 2027.

La nuova bozza della manovra: proroga di opzione donna

L’ultima bozza della manovra prevede anche la proroga di opzione donna per il 2023 con l’obbligo di un’anzianità contributiva di almeno 35 anni, ma con un’innalzamento dell’età d’uscita a 60 anni, che viene legata al numero dei figli: è prevista infatti la riduzione di un anno per ogni figlio, fino al massimo di due. Il beneficio viene riconosciuto a queste condizioni: per donne che assistono coniuge o parente con handicap; hanno una invalidità civile, superiore o uguale al 74%; sono lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese con aperto un tavoli di crisi. Per queste ultime, la riduzione a 58 anni è a prescindere dai figli.

Da tassa extraprofitti gettito 2,5 milioni di euro

Inoltre la nuova bozza della manovra in materia di tassa sugli extraprofitti stima quanto si potrebbe incassare. Ecco i conti. Il contributo di solidarietà temporaneo previsto dalla legge di Bilancio per il 2023 a carico di chi produce, importa o vende energia elettrica, gas naturale, e di chi produce, importa, distribuisce o vende prodotti petroliferi dovrebbe portare un gettito pari a circa 2.565 milioni di euro con effetto di cassa interamente nel 2023. La misura dovrebbe riguardare circa 7.000 imprese.

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