Urso: il mio primo atto da ministro? La creazione del difensore civico delle imprese

27 Ott 2022 9:00 - di Redazione
Urso

“Il mio primo atto da ministro sarà creare un ufficio che chiamerò Difensore civico delle imprese, e che si occuperà di eliminare la burocrazia che rallenta gli investimenti delle nostre aziende”. E’ quanto dice, al ‘Messaggero‘, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “Ho già in mente il da farsi, specie per difendere la creatività italiana che il mondo ci invidia”.

Quello di limitare l’intervento dello Stato sulle aziende, spiega, “è uno dei punti della nuova denominazione data al ministero, che è ben più di un nome, è una nuova mission. Al centro non ci sarà più l’oggetto cioè il contesto sociale e lo sviluppo, ma il soggetto, che è l’impresa. E quindi ci occuperemo di chi avvia e gestisce un’attività, ma anche di chi contribuisce, come lavoratori e dipendenti. Aiuteremo chi produce ricchezza eliminando ogni intoppo”.

Quindi, annuncia, “daremo attuazione compiuta all’art. 30 del decreto aiuti che consente al ministero o al governo di avocare a sé procedure non esplicate da altre istituzioni. Cioè se le amministrazioni locali non danno risposte in tempi celeri interverremo noi. Saremo il difensore civico delle imprese, che è poi il nome di un ufficio che creerò nel ministero per portare a termine questo atto significativo di sburocratizzazione”, spiega il ministro.

I primi dossier sui quali il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso lavorerà saranno “i grandi temi del Paese, che in alcuni casi, spero, mi porteranno a risolvere delle crisi o a creare opportunità. Partirò dalla siderurgia italiana, con Piombino e l’Ilva, così come da alcune crisi aziendali, penso alla Whirpool e agli altri 70 tavoli aperti. Particolare attenzione c’è ora sulla Lukoil, un’azienda italiana messa in difficoltà dalle sanzioni che ragioneremo sull’acquistare”.

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