«Prendi le distanze da FdI o mi perdi». E Povia: «Di fan come te non me ne frega niente» (video)

1 Ott 2022 12:52 - di Gianluca Corrente
povia

Non si è mai lasciato intimidire, Giuseppe Povia. Ha portato a Sanremo pezzi scomodi, mettendosi contro tutto e tutti. Non si è allineato, pagando a caso prezzo le sue scelte (non a caso non ha messo più piede al Festival). E continua ad essere coerente. Ora c’è stato il tentativo di fargli dire… una parola contro Giorgia Meloni. E lui, che in campagna elettorale ha espresso simpatie per Italexit, ha risposto picche.

Povia e quel messaggio ricevuto

L’artista ha postato il messaggio ricevuto via mail.  «Caro Povia, ti segnalo che fratelli d’italia (scritto piccolo volutamente) ha usato la tua canzone “I bambini fanno oh” per festeggiare in una zona della mia città, Roma. Ti consiglio di prendere le distanze da questa feccia fascista che ci porta indietro un secolo. O perdi un fan che ti segue da sempre».

La risposta: «La mia libertà viene prima di te»

«Caro Stefano, le mie canzoni sono pubbliche, le possono ascoltare tutti. L’arte è libertà, se diventa selettiva è un bluff ideologico. Di perderti come fan non me ne frega niente. La mia libertà viene prima di te». Poi ha aggiunto: «Già mi hanno rotto per la canzone “Vinceremo” perché dicono richiami il fascismo. Ora dovrei selezionare gli ascoltatori. Poi si offendono se li chiamo utonti o webeti».

I commenti sulla pagina fb di Povia

Oltre 500 commenti. «Ottima risposta a un’affermazione demenziale», scrive Fiorella. «Questi non stanno bene con la testa». E Silvana: «Povia, sei un grande. Hai tutta la mia stima per le tue canzoni e la tua intelligenza». Penny: «La vera dittatura è di chi impone alla musica d appartenere ad un solo colore o gruppo. La musica è di tutti ed è arte!». Maria Grazia: «Certe persone non andrebbero nemmeno considerate per la prepotenza usata, pertanto, hai fatto benissimo a dargli il benservito». Roberto: «Grande , meglio perderli questi signori che si credono superiori a tutti , spieghi la democrazia questa strana per loro parola». E nell’ultimo brano, Povia canta: «Vinceremo e saltando vedremo le mani che toccano il cielo / tutti insieme abbracciati a cantare lo stesso pensiero».

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