Neonato abbandonato, compassione senza precedenti: le richieste d’adozione intasano gli uffici

6 Ott 2022 16:13 - di Lara Rastellino
neonato abbandonato

La vicenda nel neonato abbandonato in un campo a ridosso di una strada sterrata del Trapanese. Chiuso in un sacchetto e lasciato tra le spine, ha toccato il cuore di moltissime coppie. Sono decine le richieste di affidamento o di adozione per il piccolo Francesco, trovato nelle campagne di Paceco. Il bimbo è ricoverato in ospedale a Trapani e le sue condizioni di salute sono ritenute “buone”. E come apprende l’Adnkronos, sono molte le famiglie che ne chiedono l’affido o la possibilità di adottarlo formalizzate agli uffici del Tribunale dei minori e della Procura dei minori di Palermo.

Neonato abbandonato nel Trapanese: una marea di richieste di affido e adozione

Talmente tante, che il Presidente del Tribunale dei Minori Flora Randazzo e la Procuratrice Claudia Caramanna, alle prese con un traffico amministrativo sorprendente, ai limiti dell’ingorgo, sono dovute ricorrere a una nota che spiega come procedere e a chi rivolgere le richieste. Un’ondata di solidarietà umana e spirito compassionevole , quella che si è sollevata alla notizia del neonato abbandonato, che ha letteralmente intasato gli uffici amministrativi travolti da una mole di domande tempestive e insolitamente numerose.

Un traffico di domande che sta congestionando il lavoro degli uffici amministrativi

Così, nella dichiarazione chiarificatrice si legge: «I dirigenti giudiziari del Tribunale per i minorenni e della Procura presso il Tribunale per i minorenni di Palermo, in riferimento alle notizie apparse sugli organi di informazione nazionali e locali. E alla conseguente attenzione mediatica indirizzatasi sulla vicenda del neonato rinvenuto abbandonato nel territorio di Paceco, rappresentano che compete unicamente al Signor Procuratore della Repubblica, presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, determinarsi in merito alle richieste».

Neonato abbandonato, la nota che chiarisce quali sono gli organi di competenza sul caso

Domande, precisa e conclude la nota, «da inoltrare al Tribunale, al quale compete di assumere le conseguenti decisioni». Concludendo: «Si auspica pertanto che gli operatori sociali e i soggetti istituzionali coinvolti nella vicenda mantengano il massimo riserbo sul caso. Operando nel rigoroso rispetto delle specifiche attribuzioni». E, soprattutto, nell’interesse del piccolo, neanche nato e già travolto dal dramma dell’abbandono. Un bambino che si è aggrappato a tutte le sue forze per sopravvivere, ma che è vivo per miracolo…

La drammatica scena del ritrovamento del piccolo

Per un congiuntura casuale di eventi che ha voluto che ieri un contadino passasse per quel tratto di strada isolato e solitamente interessato da pochissimo traffico. Che l’uomo, in compagnia della famiglia, riuscisse a sentire il pianto del piccolo. E che fosse ancora in tempo per intervenire su una situazione che lui stesso ha descritto a Pomeriggio Cinque così: «Ho visto questo sacchetto con la testolina di fuori e l’ho subito tirato fuori per prenderlo in braccio – raccontano i soccorritori Enza e Ignazio, spiegando di aver inizialmente pensato che si trattasse di un animale –. Aveva ancora il cordone ombelicale e delle spine. Sì, perché si trovava tra le sterpaglie. Piangeva molto».

L’auspicio del carabiniere che ha soccorso il neonato abbandonato

Intanto, alle richieste delle tante persone per l’affido o l’adozione del piccolo, si unisce anche la dichiarazione del vicebrigadiere Alberto Marino che, insieme a un collega e agli operatori del 118, ha soccorso un neonato abbandonato. Il carabiniere, oggi in un’intervista rilasciata al Corriere della sera, ha detto con voce ancora tremante per la commozione: «Ho tre figli, e loro mi chiedono di portalo a casa da noi». Poi, alla domanda conclusiva: cosa augura per lui? Ha replicato: «Spero che viva circondato da tutto l’amore che merita. E mi auguro che faccia il carabiniere. Ha la forza d’animo e il coraggio che servono»…

 

 

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