L’indiscrezione: la linea anti-Meloni non paga, Molinari sostituito a “Repubblica”?

8 Ott 2022 11:29 - di Milena Desanctis
Repubblica

Avere insultato Giorgia Meloni durante la campagna elettorale non ha pagato. Ora a farne le spese potrebbe essere il direttore Maurizio Molinari direttore di Repubblica. Stando a quanto riportato da Dagospia, John Elkann «vorrebbe un cambio di direzione a Repubblica, in crisi di vendite: fuori Molinari dentro Giannini».  Quest’ultimo, Massimo Giannini, è attuale direttore della Stampa, altra testata controllata dagli Agnelli.

Dagospia le indiscrezioni su Repubblica

Sul caso l’amministratore del Gruppo Gedi, Maurizio Scanavino avrebbe espresso un altro parere. Stando sempre a quanto riportato ancora da Dago: «Scanavino avrebbe ribattuto: “Ma non sarebbe meglio vendere il quotidiano?”». E una proposta sarebbe già arrivata. L’imprenditore Danilo Iervolino, che ha già acquistato L’Espresso,  «si era fatto avanti, ma ha rinculato davanti alla cifra richiesta».

Le indiscrezioni e i malumori

Già i giorni scorsi, si legge su Liberoquotidiano.it, «gli attacchi alla leader di Fratelli d’Italia apparsi sul quotidiano non erano piaciuti al presidente di Gedi, gruppo editoriale di Repubblica. Diverse voci davano Elkann alquanto nervoso, tanto da tirare le orecchie al direttore».

Vendite in calo: i dati

Come riportano il Tempo.it e Liberoquotidiano.it. secondo i dati Ads, a giugno 2022 la direzione Molinari garantiva una diffusione, tra cartaceo e digitale, di 134mila copie. Una cifra al ribasso: -15% rispetto all’anno prima. E sotto la guida del direttore diverse “firme” sono cambiate.

Chi ha lasciato il giornale

Tra queste, come ricordano i due quotidiani,  Gad Lerner, che ha lasciato il giornale in polemica: «Mi ero imposto di aspettare, di non fare scelte affrettate, benché suonasse forte e chiaro il messaggio contenuto nel licenziamento senza preavviso di Carlo Verdelli – scriveva sul suo profilo Facebook – A parte quel gesto, la nuova proprietà ha ritenuto di esporre solo per vaghi accenni il progetto industriale e giornalistico intrapreso. Ma nel frattempo, in poche settimane, Repubblica è già cambiata. Non la riconosco più».

 

 

 

 

 

 

 

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