Il Papa: «La famiglia è fatta da un uomo e una donna che creano. Le ideologie distruggono tutto»

24 Ott 2022 13:50 - di Valeria Gelsi
papa famiglia

Il Papa è tornato a puntare l’indice contro le ideologie che «rovinano» e «fanno una strada di distruzione». Stavolta l’ha fatto parlando della famiglia che, ha avvertito, «non è un’ideologia, è una realtà», «fatta di un uomo e di una donna che si amano e creano». È partendo da qui, dunque, è stato il monito del Pontefice, che «la cultura della fede è chiamata a misurarsi, senza ingenuità e senza soggezione, con le trasformazioni che segnano la coscienza attuale dei rapporti tra uomo e donna, tra amore e generazione, tra famiglia e comunità».

Il Pontefice racconta «la più bella teologia sulla famiglia»: una coppia sposata da 60 anni

L’occasione per tornare a riflettere non solo sulla famiglia, ma sulla portata distruttiva delle ideologie è stata per Bergoglio l’udienza con la Comunità accademica del Pontificio istituto teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del matrimonio e della famiglia. «Per capire la famiglia dobbiamo sempre andare al concreto: le ideologie rovinano, si mischiamo e fanno una strada di distruzione. Non dobbiamo aspettare che la famiglia sia perfetta, per prenderci cura della sua vocazione e incoraggiare la sua missione», ha detto il Papa, raccontando a braccio un aneddoto di «quando facevo il saluto in piazza prima della pandemia». «È venuta una coppia, sembravano giovani: 60 anni di matrimonio. Lei a 18, lui a 20… “Non vi annoiate dopo tanti anni? State bene?”. Si sono guardati, se ne sono andati e sono tornati un’altra volta. Piangevano: “Ci amiamo”. Dopo 60 anni. Questa – ha sottolineato il Papa – è la più bella teologia sulla famiglia che ho visto».

«Noi non siamo profeti di sventura, ma di speranza»

«La missione della Chiesa sollecita oggi con urgenza l’integrazione della teologia del legame coniugale con una più concreta teologia della condizione famigliare», ha spiegato Bergoglio, sottolineando che «le inedite turbolenze, che in questo tempo mettono alla prova tutti i legami famigliari chiedono un attento discernimento per cogliere i segni della sapienza e della misericordia di Dio». «Noi non siamo profeti di sventura, ma di speranza. Perciò, nel considerare i motivi di crisi, non perderemo mai di vista anche i segni consolanti, a volte commoventi delle capacità che i legami famigliari continuano a mostrare: in favore della comunità di fede, della società civile, della convivenza umana. Tutti abbiamo visto quanto siano preziose, nei momenti di vulnerabilità e di costrizione, la tenacia, la tenuta, la collaborazione dei legami famigliari». «Molto, in questa società piena di crepe, dipende dalla ritrovata letizia dell’avventura famigliare ispirata da Dio», ha osservato il Pontefice.

Il Papa: «La famiglia non è un’ideologia, è una realtà»

«La qualità del matrimonio e della famiglia – ha detto ancora Francesco – decide la qualità dell’amore della singola persona e dei legami della stessa comunità umana. È perciò responsabilità sia dello Stato sia della Chiesa ascoltare le famiglie, in vista di una prossimità affettuosa, solidale, efficace: che le sostenga nel lavoro che già fanno per tutti, incoraggiando la loro vocazione per un mondo più umano, ossia più solidale e più fraterno». «Dobbiamo custodire la famiglia ma non imprigionarla, farla crescere come deve crescere. Stare attenti alle ideologie che si immischiano per spiegare la famiglia dal punto di vista ideologico. La famiglia non è un’ideologia, è una realtà. E una famiglia cresce con la vitalità della realtà. Ma quando vengono le ideologie a spiegare o a verniciare la famiglia succede quello che succede e si distrugge tutto. C’è una famiglia che ha questa grazia di uomo e donna che si amano e creano, e per capire la famiglia dobbiamo sempre andare al concreto, non alle ideologie».

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